Sanità 15 Novembre 2016 13:28

Tumore ai polmoni, gli americani vanno a curarsi a Cuba

Un vaccino curativo presente solo a Cuba. È ciò a cui è ricorso la dottoressa Zuby Malik, ginecologa in pensione, che non riusciva più a trarre giovamento dalle cure disponibili negli Stati Uniti per il suo tumore ai polmoni. Dopo il suo esempio, altri pazienti affetti da tumore hanno deciso di recarsi a Cuba e comprare le fiale del vaccino, anche senza l’autorizzazione del proprio medico curante.

Cimavax è un vaccino terapeutico, sviluppato non per prevenire ma per arrestare la crescita del tumore ai polmoni. Il vaccino stimola il sistema immunitario del corpo per creare anticorpi che colpiscono la proteina responsabile del tumore.

Il mese scorso il governatore Andrew M. Cuomo di New York ha annunciato che l’Istituto dei tumori di Roswell Park ha ricevuto l’autorizzazione dalla Food and Drug Administration (l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici) per condurre un test clinico di Cimavax, ma ci vorranno anni prima che possa essere approvato e utilizzato negli USA.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa estiva

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa estiva. La redazione ringrazia tutti i lettori e dà appuntamento al prossimo 25 agosto.
Sanità

Consiglio Superiore di Sanità, si è insediata la nuova squadra

La presidenza al professor Alberto Siracusano. Schillaci: "Il Consiglio Superiore di Sanità rappresenta, da sempre, un pilastro della sanità italiana e un riferimento per tutto il sistem...
Advocacy e Associazioni

Sindrome di Down, si può davvero “eliminare” il cromosoma in più?

Dopo lo studio giapponese che ha rimosso in laboratorio una copia del cromosoma 21, la Down Syndrome Task Force, CoorDown e AIPD spiegano perché non si tratta (ancora) di una cura
Advocacy e Associazioni

Malattie ultrarare, la sfida della SPG50: “L’Italia si prepara ad accogliere la prima terapia genica”

Anche l’Italia, dopo il Canada e la Spagna, si prepara ad accogliere la terapia per la SPG50, una rarissima forma di paraplegia spastica ereditaria, entro la fine dell’anno. In un’in...