Con una donazione minima di 15 euro sarà possibile sostenere la ricerca scientifica e i progetti di assistenza dedicati ai pazienti con tumori del sangue
Le si vede comparire all’improvviso, tra un mercatino e una strada illuminata a festa. Piccole macchie rosse che spuntano come promesse: sono le Stelle di Natale AIL, che ogni dicembre tornano a ricordare che la solidarietà è il modo più luminoso di attraversare l’inverno. Dal 5 all’8 dicembre, quel rosso tornerà a colorare 5mila piazze italiane, riportando al centro i pazienti ematologici e le loro famiglie, che ogni giorno affrontano una battaglia silenziosa.
Il cuore dell’iniziativa: una stella per sostenere la ricerca
Il contributo minimo associativo per ricevere la tradizionale Stella di Natale è di 15 euro. Una piccola cifra che, da 37 anni, permette di sostenere progetti di ricerca e assistenza indispensabili per chi convive con leucemie, linfomi e mieloma. Accanto alla pianta simbolo della campagna, quest’anno molte piazze offriranno anche i dolci “Sogni di cioccolato AIL”, disponibili nelle versioni al latte o fondente con nocciole, sempre con una donazione minima di 15 euro. Un gesto semplice che si trasforma in aiuto concreto.
Una tradizione che fa bene al Paese da 37 anni
Posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, l’iniziativa ha attraversato decenni di cambiamenti, rimanendo un appuntamento irrinunciabile per migliaia di volontari e sostenitori.
In 37 edizioni, Stelle di Natale AIL ha contribuito a finanziare la ricerca più avanzata e a far conoscere i progressi raggiunti nel trattamento dei tumori del sangue: diagnosi più tempestive, terapie sempre più mirate, cure personalizzate che hanno cambiato la prospettiva di tanti pazienti.
55 anni dalla parte del paziente
AIL ricorda che da oltre 55 anni mette “al primo posto il paziente con tumore del sangue e il sostegno alla ricerca scientifica”. Grazie a studi innovativi e trattamenti sempre più efficaci – infusionali, immunoterapici, molecolari – oggi molte malattie ematologiche un tempo considerate inguaribili possono essere trattate con risultati impensabili fino a pochi anni fa, sia negli adulti sia nei bambini. “È necessario proseguire intensamente su questa strada – sottolinea l’Associazione – e investire con continuità sempre più risorse nella ricerca per accelerare gli studi e raggiungere ulteriori traguardi per rendere queste malattie sempre più guaribili”.
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