Solo metà delle donne tra i 50 e i 69 anni si sottopone regolarmente alla mammografia. Per invertire questa tendenza, ANDOS e Federfarma lanciano una campagna nazionale nelle farmacie
In Italia, la prevenzione secondaria dei tumori è ancora una sfida. Ogni anno migliaia di diagnosi tardive potrebbero essere evitate se più donne partecipassero agli screening mammografici, del colon-retto e della cervice uterina. Per provare a colmare questo gap, ANDOS onlus Nazionale e le oltre 18.500 farmacie aderenti a Federfarma hanno deciso di unire le forze: oggi a Roma è stato firmato un protocollo d’intesa per dare il via alla campagna nazionale “Screening oncologici: 5 buoni motivi per fare prevenzione”. Il messaggio è chiaro e diretto: lo screening oncologico pubblico è gratuito, sicuro, vicino e di qualità. E se servono altri motivi per aderire, il farmacista è pronto a fornire informazioni e consigli. Grazie alla presenza capillare delle farmacie sul territorio, le cittadine avranno un punto di riferimento immediato dove informarsi, chiarire dubbi e capire come accedere agli esami offerti dalle ASL, in alcuni casi direttamente tramite la farmacia stessa, come nel caso dello screening del tumore del colon-retto.
Numeri che invitano a non rimandare
Secondo i dati più recenti, solo il 53% delle donne tra i 50 e i 69 anni partecipa allo screening mammografico. Eppure, il rischio di ammalarsi di tumore al seno è significativo: circa una donna su otto sviluppa la malattia nel corso della vita. Ritardi nella diagnosi compromettono anche la prognosi nei tumori del colon-retto, mentre la cervice uterina potrebbe essere quasi totalmente eradicata grazie a screening e vaccinazioni anti-HPV. “La prevenzione salva vite – spiega Flori Degrassi, presidente nazionale ANDOS – eppure ancora troppi non accedono ai programmi gratuiti. La nostra esperienza ci insegna quanto la diagnosi precoce sia decisiva per aumentare la sopravvivenza e le possibilità di guarigione. È un dovere diffondere una nuova cultura della prevenzione e le farmacie sono il partner ideale per raggiungere tutti, comprese le donne più vulnerabili, come quelle di origine straniera”.
Un alleato quotidiano sul territorio
Marco Cossolo, presidente di Federfarma nazionale, sottolinea l’importanza di una collaborazione strutturata tra farmacie, associazioni dei pazienti e medici: “Il ruolo della farmacia si è ampliato negli ultimi anni, riconosciuto anche dalla recente legge sulla Semplificazione. Oltre a curare, le farmacie possono informare e guidare i cittadini nella prevenzione, assicurando equità di accesso ai servizi del SSN su tutto il territorio”. Nei prossimi mesi, nelle farmacie saranno disponibili materiali informativi, e il personale sarà formato per orientare i cittadini sugli screening gratuiti e sui benefici della diagnosi precoce. L’obiettivo è aumentare l’adesione ai programmi, ridurre i ritardi diagnostici e, in definitiva, salvare vite.
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