Advocacy e Associazioni 28 Ottobre 2025 12:50

Sclerosi multipla: nasce “Mille storie”, un vodcast che racconta la vita dei pazienti

Nasce il vodcast “Mille Storie”, cinque dialoghi tra i pazienti con la sclerosi multipla e i neurologi, per raccontare la malattia con le voci di chi la vive ogni giorno

di Valentina Arcovio
Sclerosi multipla: nasce “Mille storie”, un vodcast che racconta la vita dei pazienti

Raccontare la sclerosi multipla attraverso le voci di chi la vive ogni giorno. Nasce da questo intento il vodcast “Mille Storie”, realizzato da Merck Italia con i patrocini dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) e della Società Italiana di Neurologia (SIN). Cinque brevi video interviste documentaristiche, della durata di 15 minuti, realizzate in cinque città italiane. Protagonista di ogni puntata è il dialogo tra un paziente e un neurologo. Mentre il paziente condivide la sua storia, le sue paure, i suoi obiettivi, il neurologo offre spunti di riflessione basati sulla propria sensibilità ed esperienza clinica. Un viaggio nella quotidianità delle persone con sclerosi multipla, un dialogo aperto su temi che coinvolgono la vita di tutti: genitorialità, relazioni, carriera, studio, sport.

Un invito a ripensare la malattia come parte di un percorso di vita

Presentato ufficialmente in occasione del 55esimo congresso nazionale della SIN, in programma a Padova, “Mille Storie” è un progetto che parla di libertà e resilienza. La serie mostra come la sclerosi multipla non debba necessariamente rappresentare un ostacolo: con i giusti strumenti, informazioni e supporto, è possibile continuare a sognare, a costruire, a vivere pienamente. Ogni episodio è ambientato in uno spazio aperto, simbolo di movimento e di rinascita, e diventa un invito a ripensare la malattia come parte di un percorso di vita, non come un limite. “Nel percorso di cura della sclerosi multipla, il dialogo tra medico e paziente è fondamentale sin dal momento della diagnosi”, spiega Claudio Gasperini, direttore dell’UOC Neurologia e Neurofisiopatologia dell’AO San Camillo Forlanini di Roma.

Un’alleanza terapeutica solida

“Stabilire una relazione basata su ascolto, condivisione e fiducia – continua Gasperini – consente di costruire un’alleanza terapeutica solida, che favorisce l’aderenza ai trattamenti e una gestione più consapevole della patologia. Come neurologi, abbiamo la responsabilità di favorire un approccio – sottolinea Gasperini – che integri non solo la gestione clinica, ma anche il supporto psicologico, sociale e informativo a 360°, e incoraggi i pazienti a superare una visione della malattia come ostacolo ai loro progetti di vita”. Con “Mille Storie”, Merck prosegue il proprio impegno nella sensibilizzazione sulla sclerosi multipla, dopo le precedenti serie “SempliceMente”, “Mille sfaccettature di SM” e “Senza Se e Senza Ma”.

Strategie per vivere una vita piena e soddisfacente

“Per un’azienda come la nostra, avere cura dei pazienti e delle persone a loro vicine vuol dire rispondere a tutti i loro bisogni: non solo quelli terapeutici, ma anche quelli di educazione sulla salute”, spiega Ramon Palou de Comasema, presidente ed amministratore delegato Healthcare di Merck Italia. “Per questo sperimentiamo sempre nuovi linguaggi e canali, al fine di raggiungere un pubblico sempre più ampio con messaggi memorabili e di impatto. Con il vodcast ‘MilleStorie‘ – continua – vogliamo contribuire ad approfondire la conoscenza di una patologia che colpisce  principalmente pazienti giovani, nel pieno delle loro progettualità: informando correttamente sui progressi scientifici e, soprattutto, sulle strategie per vivere una vita piena e soddisfacente anche con la SM, vogliamo aiutare coloro che ne sono affetti a guardare con più ottimismo al futuro, facendo così una concreta differenza nelle loro vite”.

L’obiettivo è quello di valorizzare la vita dei pazienti

La serie vodcast sarà disponibile sul canale YouTube di Merck Italia nei mesi di ottobre e novembre 2025, con cadenza settimanale a partire dal 28 ottobre, e sarà accompagnata da una campagna social sulle pagine Instagram e LinkedIn dell’azienda. “Il progetto ‘Mille Storie’ racconta ciò che AISM promuove da sempre: la possibilità di andare oltre la sclerosi multipla, integrandola in un percorso di vita pieno e significativo”, dichiara Mario Alberto Battaglia, direttore generale AISM e presidente FISM. “Questo è possibile quando si mette al centro la persona, riconoscendone il ruolo attivo nel percorso di cura e nella ricerca. La sua esperienza di malattia – continua – è una forma di conoscenza preziosa, che arricchisce la comunità scientifica e sociale. Mettere al centro la persona significa valorizzarne l’esperienza — non solo clinica ma profondamente umana — e promuovere una salute più partecipata, inclusiva e condivisa”.

La storia di Clara Vigasio

La prima storia si intitola “Una sportiva con la sclerosi multipla”, dove passeggiando per Torino, Clara Vigasio, rappresentante AISM, attrice e insegnante di yoga e Marinella Clerico, Università degli Studi di Torino – AOU San Luigi Gonzaga, ci guidano in un dialogo sull’importanza dell’attività sportiva per il benessere delle persone con sclerosi multipla. “Quando si parla di sclerosi multipla e attività fisica, è fondamentale sottolineare come quest’ultima abbia dimostrato la sua importanza su due piani distinti: quello della persona affetta dalla malattia e quello patogenetico”, spiega Clerico. “Sul primo piano, l’attività fisica si configura come praticabile da tutte le persone con sclerosi multipla, grazie all’Attività Fisica Adattata (AFA), che può essere esercitata anche in presenza di disabilità significative. In questo modo, l’attività fisica – continua – contribuisce a migliorare alcuni sintomi tipici come la fatica e il dolore, potenzia la forza muscolare e l’equilibrio, favorendo un maggiore benessere e una migliore qualità della vita. Sul piano patogenetico, l’attività fisica riveste un ruolo cruciale nel contrastare il processo infiammatorio alla base della malattia. Le persone che praticano regolarmente attività fisica producono, proprio grazie ad essa, molecole antinfiammatorie in misura significativa, contribuendo così a tenere sotto controllo i meccanismi che possono causare ricadute o progressione della malattia”.

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