Salute 26 Maggio 2021 16:15

Terapie intensive pediatriche: solo 23 in tutta Italia. L’appello dei medici per un modello hub&spoke

Zanini (pediatra) al 76esimo congresso della Società italiana di Pediatria (Sip): «In ritardo rispetto all’Europa, dobbiamo ridurre il gap tra regioni, fare rete e creare più posti letto»
di Federica Bosco
Terapie intensive pediatriche: solo 23 in tutta Italia. L’appello dei medici per un modello hub&spoke

Sono 23 le terapie intensive pediatriche presenti in Italia, per un totale di 202 letti con una media di tre posti ogni milione di abitanti. Il dato, reso noto durante la seconda giornata del 76° congresso di Pediatria che vede coinvolti oltre 800 professionisti, ha messo in luce una lacuna del sistema sanitario italiano che, ai tempi della pandemia da Covid, impone la necessità di correre ai ripari.

Terapie intensive pediatriche: ancora troppo poche

L’analisi precisa e puntuale fatta da Rinaldo Zanini, pediatra e già direttore del dipartimento materno infantile dell’azienda ospedaliera di Lecco, evidenzia una carenza strutturale che non può più esistere. Lo stesso Zanini ha commentato: «Le terapie intensive pediatriche sono poche e di piccole dimensioni e soprattutto distribuite in modo non omogeneo sul territorio nazionale, con numeri decisamente inferiori rispetto alle terapie intensive neonatali che sono oggi 116. Non solo, le terapie intensive pediatriche sono prive del codice identificativo della disciplina che invece è presente in tutti gli altri ambiti della medicina, un aspetto questo che rende difficile mappare con esattezza letti e reparti».

Un dato che, in ogni caso, non ha impedito di fare una stima delle terapie intensive e di mettere a confronto la realtà italiana con il resto d’Europa. Proprio guardando oltre i confini nazionali è possibile constatare il gap italiano, 3 a 8 il divario che si fa ancor più evidente tra le diverse regioni. E così se la Liguria conta una media di 10,6 terapie pediatriche, la Puglia si ferma a due, mentre altre regioni come Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Umbria, Abruzzo, Sardegna, Molise e Basilicata, sono completamente sprovviste.

Allo studio un modello hub&spoke

Cosa sarebbe capitato se il Covid avesse colpito in maniera molto grave anche i bambini? Questa domanda oggi è fortunatamente senza risposta, ma il problema non deve essere sottovalutato, ha ribadito a più riprese lo stesso Zanini: «Avere delle terapie intensive dedicate ai pazienti in età pediatrica significa migliorare la prognosi dei bambini che vengono ricoverati in terapia intensiva per adulti perché vi è una elevata specificità del personale oltre che dei device. Ciò non toglie che in Italia ci siano grandi eccellenze, ma occorre fare rete e creare più posti letto – ha aggiunto –. L’obiettivo, dunque, è creare un modello hub&spoke in grado di intercettare nei piccoli ospedali gli eventi critici che riguardano i bambini e distribuire i pazienti secondo due fattori: età e gravità in modo da destinarli a terapie intensive pediatriche di primo o secondo livello o in super hub. Di sicuro – ha concluso – sarebbe importante avere la identificazione del codice disciplina per le TIP in modo da creare una rete tra professionisti».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

MICI, ‘Voci di pancia. Dalle emozioni alle azioni’: “Accogliamo un bisogno per trasformarlo in diritto”

Al via la seconda edizione della campagna di sensibilizzazione promossa da Lilly con il patrocinio di AMICI Italia, IG-IBD e IFCCA che, a partire dall’ascolto dei pazienti, propone soluzioni ai ...
Advocacy e Associazioni

PNLA e PNE: due strumenti diversi, un’unica bussola per una sanità tempestiva e di qualità

Nel dibattito pubblico sulla sanità, le sigle PNLA (Piattaforma Nazionale Liste d’Attesa) e PNE (Piano Nazionale Esiti) avranno un peso sempre maggiore. Gestite entrambe da AGENAS, rappre...
Advocacy e Associazioni

Disabilità, il Decreto Tariffe lascia le persone senza carrozzina. FISH: “Così lo Stato abbandona i più fragili”

Dal 1° gennaio 2025 non è più garantita la sostituzione delle parti essenziali delle carrozzine elettriche e manuali. La denuncia di un cittadino in Veneto accende i riflettori su un...
Advocacy e Associazioni

Nasce la Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA): come orientarsi tra tempi, priorità e (domani) strutture sanitarie

E' online la prima versione della Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA) che permette a cittadini e associazioni di conoscere i tempi di attesa per visite ed esami, prestazioni urgenti in...
Lavoro e Professioni

Medici ex specializzandi, approvata la Legge di Delegazione Europea. Ora tavolo tecnico ricognitivo interministeriale su sentenza CGUE

In studio gli effetti della storica sentenza della CGUE che ha accolto il ricorso promosso da Consulcesi: “Confermata la battaglia per il diritto”