Salute 15 Luglio 2024 14:57

Sessualità maschile, gli endocrinologi: “Più complicata di quanto si pensi”. Le novità terapeutiche

Disfunzione erettile, eiaculazione precoce, ipogonadismo sono spesso causa di problemi di coppia. Malattie sessualmente trasmesse, infezioni e infiammazioni fattori di rischio dell’infertilità
di I.F.
Sessualità maschile, gli endocrinologi: “Più complicata di quanto si pensi”. Le novità terapeutiche

“La sessualità maschile è più complicata di quanto si pensi…”: è il commento degli endocrinologi che hanno preso parte al “2° Update in Andrologia”, convegno promosso da AME, l’Associazione Medici Endocrinologi, in collaborazione con SIAMS, la Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità. Per questi specialisti, “la sinergia medico-paziente è ancora lontana dall’essere una consuetudine e la scarsa educazione sessuale in famiglia e a scuola non favorisce il superamento di quello che, in Italia, è soprattutto un freno psicologico e culturale”.

L’eiaculazione precoce

Nonostante sia il disturbo andrologico più diffuso, l’eiaculazione precoce (EP) spesso non viene percepita come un problema sanitario, ma come un problema di coppia. “Gli uomini – afferma Agostino Specchio, coordinatore commissione Andrologia di AME – cercano tipicamente assistenza medica per la disfunzione erettile (DE) piuttosto che per l’EP, poiché quest’ultima viene vissuta silenziosamente all’interno della relazione per anni. Oggi sono disponibili opzioni terapeutiche sia farmacologiche che comportamentali per migliorare questa condizione. Per quanto riguarda la terapia farmacologica abbiamo a disposizione la Dapoxetina, un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina, anestetici locali da applicare prima del rapporto in modo tale da desensibilizzare l’organo e avere una durata maggiore”.

La disfunzione erettile e la ginecomastia

La disfunzione erettile (DE) è anch’essa ancora un argomento tabù, nonostante comprometta la serenità di molti uomini e coppie.  Da oltre 25 anni sono disponibili terapie come i cosiddetti “PDE5-i”- inibitori delle fosfodiesterasi 5 – (dal sildenafil al tadalafil) che hanno bisogno di prescrizione medica con dosaggi diversi secondo l’importanza della disfunzione e che agiscono con tempi variabili. Nelle giornate congressuali sono stati trattati altri temi e patologie di carattere andrologico come la ginecomastia, un problema molto frequente e spesso fisiologico. Può presentarsi in tre fasi fondamentali della vita di un uomo: l’età neonatale, l’età adolescenziale e l’età dell’invecchiamento.  “Negli anziani, questa condizione è spesso di natura farmacologica – spiega ancora Agostino Specchio – molti farmaci possono influenzare e alterare l’equilibrio tra estrogeni e androgeni, favorendo i primi e determinando un ingrossamento della ghiandola mammaria. La ginecomastia nell’anziano può anche indicare la presenza di un tumore mammario, che, sebbene raro deve essere sempre sospettato. Abbiamo diverse possibilità per indagare la ginecomastia. Lo strumento per eccellenza è l’ecografia, che permette di discernere se c’è una condizione di adipomastia (grasso che ha ingrossato la mammella) oppure di ginecomastia vera e propria (ingrossamento della ghiandola mammaria)”.

Prospettive farmacologiche nel trattamento dell’ipogonadismo

Un altro tema andrologico che ha attirato l’attenzione dei partecipanti sono le nuove prospettive farmacologiche nel trattamento dell’ipogonadismo, una condizione che riduce la produzione di testosterone e spermatozoi, causando sintomi come calo della libido, DE e disturbi metabolici. Può essere trattato efficacemente con una terapia sostitutiva. La novità è che i nuovi farmaci antidiabetici, come gli agonisti del recettore GLP-1 e gli inibitori di SGLT2, offrono promettenti possibilità di trattamento anche per l’ipogonadismo. Questi farmaci dimostrato di aiutare i pazienti a perdere peso e a migliorare il controllo del diabete, fattori che possono a loro volta migliorare l’ipogonadismo.

L’infertilità

Il programma scientifico ha proposto una importante sezione pratica dedicata all’ecografia andrologica su modelli per valutare gli aspetti di patologie correlate alla infertilità, alle patologie tumorali del testicolo e il varicocele.  Anche l’infertilità può essere esplorata preventivamente con l’ecografia, va ricordato che tra le cause sono imputabili le malattie sessualmente trasmesse (MST), varicocele, criptorchidismo, malformazioni genitali, infiammazioni urogenitali, prostatiti. “Lo studio dell’andrologia è una branca affermata dell’endocrinologia – conclude Renato Cozzi, presidente AME – riconosciuta anche a livello delle più importanti società scientifiche europee. Organizzare un secondo corso di questa importanza, a distanza di un solo anno dal primo, significa che l’interesse dell’endocrinologo verso l’andrologia è molto alto. Ringraziando SIAMS per la partecipazione – conclude Cozzi – si conferma l’importanza della collaborazione tra le società scientifiche, ed in particolare AME ne riconosce l’eccellenza.”

 

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