In Italia il 10,6% degli ultra 65enni presenta almeno una disabilità nelle attività essenziali della vita quotidiana (ADL), a cui si aggiungono circa il 16% definiti fragili. E circa un anziano su quattro convive con un problema sensoriale, alla vista, di udito o masticazione, non risolto da ausili come occhiali, protesi acustiche o dentiere. I dati emergono dall’ultimo aggiornamento della sorveglianza PASSI d’Argento, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità. “L’analisi temporale – spiega Maria Masocco, responsabile della sorveglianza – mostra una riduzione lenta ma significativa della quota di fragili e disabili dal 2016 ad oggi, con un calo repentino nel 2021, probabilmente correlato all’impatto pandemico sui soggetti più vulnerabili”.
La perdita anche di una sola delle abilità di vita quotidiana, come mangiare, vestirsi, lavarsi, spostarsi, la continenza, l’uso dei servizi, colpisce il 14% degli anziani, un dato che sale al 42% dopo gli 85 anni, con una prevalenza maggiore tra le donne e le persone con status socio‑economico svantaggiato. Quasi tutti ricevono aiuto quotidiano (95% dalla famiglia), ma solo il 12% accede a servizi pubblici domiciliari e appena il 2% beneficia dell’assistenza in un centro diurno. La fragilità, definita come difficoltà in almeno due funzioni strumentali (IADL) pur mantenendo autonomia nelle ADL, interessa il 16% degli anziani, con picchi fino al 31% tra gli over 85. Il fenomeno è più diffuso tra chi ha basso livello di istruzione o difficoltà economiche. “Promuovere un invecchiamento sano e prevenire la fragilità rappresentano oggi priorità fondamentali di sanità pubblica”, spiegano dall’ISS, sottolineando come questa condizione possa essere contrastata – al contrario della disabilità – con interventi tempestivi su fattori modificabili quali inattività fisica, malnutrizione e isolamento sociale.
Il benessere degli anziani è spesso compromesso da problemi sensoriali:
Queste difficoltà non solo limitano la qualità di vita, ma sono correlate a isolamento sociale, sintomi depressivi e maggiore rischio di cadute.
Il monitoraggio PASSI d’Argento dell’ISS consente, dunque, di delineare profili di bisogno e di elaborare politiche pubbliche mirate, dal rafforzamento dei servizi di assistenza domiciliare all’implementazione di programmi di prevenzione e screening sensoriali. “L’invecchiamento sano è il processo di sviluppo e mantenimento della capacità funzionale che consente il benessere in età avanzata”, ricorda l’ISS, sottolineando, in conclusione, come prevenire la fragilità sia un investimento sostenibile per un’Italia sempre più longeva.
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