Salute 25 Giugno 2025 10:39

Emicrania in estate, come prevenire il mal di testa da caldo

La neurologa Cinzia Aurilia: “Idratarsi, proteggersi dal sole, dormire bene. Così si prevengono gli attacchi e si vive un’estate più serena”
di I.F.
Emicrania in estate, come prevenire il mal di testa da caldo

L’estate porta con sé il sole, il tempo libero, la voglia di leggerezza. Ma per chi soffre di emicrania, può anche significare aumento degli attacchi e peggioramento dei sintomi. Il caldo, infatti, è uno dei nemici principali della salute neurologica: un alleato silenzioso della cosiddetta cefalea da caldo, che può compromettere vacanze e giornate di relax. A spiegare le cause e i rimedi è Cinzia Aurilia, neurologa dell’Area Cefalee dell’IRCCS San Raffaele di Roma. “In estate si sommano diversi fattori di rischio – sottolinea – come la disidratazione, l’esposizione prolungata al sole, il consumo di alcol, i ritmi irregolari del sonno e l’alimentazione poco equilibrata. Per chi è predisposto, tutto questo può innescare crisi anche importanti”.

Ascoltare il corpo, prevenire i segnali

I primi segnali arrivano spesso in sordina: una stanchezza insolita, un senso di pesantezza agli occhi, un dolore che pulsa. “Riconoscere i sintomi precoci è fondamentale – prosegue Aurilia – e agire subito può evitare l’escalation verso un attacco vero e proprio. Lo stile di vita resta l’arma più potente: evitare gli eccessi, rispettare i propri tempi, mantenere un buon equilibrio idrico e alimentare”.

Idratazione: la prima forma di prevenzione

Anche senza avvertire sete, bere acqua regolarmente è la prima regola. “Il corpo non sempre ci avvisa per tempo – ricorda la neurologa – e quando lo fa, spesso è già in allarme. Meglio evitare bibite zuccherate o alcoliche, che aumentano la disidratazione e possono agire da trigger per l’emicrania”. Fondamentale poi proteggersi dal sole diretto, soprattutto nelle ore centrali della giornata. “Un cappello leggero e un buon paio di occhiali da sole possono fare la differenza, così come cercare l’ombra quando il caldo si fa intenso”.

Dormire bene e mangiare leggero

Tra le buone abitudini da non abbandonare anche in vacanza c’è quella di mantenere un ritmo sonno-veglia regolare: andare a dormire sempre troppo tardi o svegliarsi a orari irregolari può alterare l’equilibrio del sistema nervoso e aumentare il rischio di attacchi. Attenzione anche alla tavola: “Sì a frutta e verdura fresche, ricche di acqua e sali minerali, e no a insaccati, formaggi stagionati e pasti troppo pesanti – consiglia l’esperta – che possono contribuire a scatenare la crisi”.

Farmaci e prevenzione: pronti anche in vacanza

Chi soffre di emicrania cronica o ricorrente dovrebbe portare sempre con sé i farmaci abituali, e assumerli ai primi segnali. “In alcuni casi – precisa Aurilia – può essere indicata una terapia preventiva continuativa, da concordare con il proprio neurologo prima della partenza”. Oggi, grazie ai nuovi trattamenti, molte persone possono tornare a pianificare le vacanze con maggiore tranquillità. “Fino a qualche anno fa – conclude – viaggiare, partecipare a eventi o semplicemente uscire nelle ore calde poteva sembrare impossibile. Ora, con un buon controllo dell’emicrania, anche l’estate può tornare a essere una stagione di libertà”.

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Salute

Capelli bianchi: non solo un segno del tempo, ma un meccanismo di difesa contro il cancro

Secondo uno studio dell’Università di Tokyo i capelli bianchi rappresentano una risposta difensiva delle cellule staminali dei melanociti del bulbo pilifero a gravi danni al DNA
di Isabella Faggiano
Advocacy e Associazioni

Manovra: Cittadinanzattiva e Carer, sui caregiver promesse tradite

Cittadinanzattiva e CARER denunciano la mancanza di una legge nazionale e dello stanziamento di un fondo irrisorio nella bozza di Legge di Bilancio dedicato ai caregiver
di Valentina Arcovio