Lavoro e Professioni 23 Dicembre 2014 18:33

I medici prescrivono la ricetta “hi-tech” per la crisi

I dati Istat e Adepp certificano il calo di redditi, ma grazie alle nuove tecnologie si affronta il futuro con fiducia
I medici prescrivono la ricetta “hi-tech” per la crisi

Professionisti con l’acqua alla gola e nuove tecnologie ancore di salvataggio. Lo dicono i classici rapporti di fine anno.

Fotografie di questi tempi davvero impietose di una Italia che fatica a rilanciarsi nonostante sforzi e sacrifici di una forza lavoro, duramente colpita dalla crisi, ma che sta provando a non farsi trascinare a fondo. E l’esercito dei 1500 professionisti che non si arrendono è composto per un terzo abbondante da chi esercita professioni in campo sanitario: sono 500mila euro tra medici, infermieri, veterinari e psicologi.

Se il rapporto ISTAT afferma che nonostante la contrazione degli stipendi almeno dell’8%, i camici bianchi dipendenti pubblici continuano ad avere i redditi più alti, l’analisi dell’ADEPP certifica le difficoltà della categoria. Attraverso i dati contribuitivi forniti dall’Enpam per il “4° Rapporto dell’Associazione degli enti previdenziali privati” appare evidente l’importanza di ammortizzatori sociali e casse integrative. Durante il convegno a Roma dal titolo “Le professioni in Italia: una ricchezza per l’Europa” in cui sono stati presentati questi dati è stato messo in evidenza la passione per il lavoro e la fiducia nel futuro.

E guardando al futuro non si possono sottovalutare le grandi opportunità offerte da internet, nuove tecnologie e chiaramente dalle App. Gli ultimi dati Audiweb (la fonte più attendibile in Italia in questo ambito) conferma il trend di crescita, certificando il sorpasso del mobile e quantificando in 28,8 milioni gli utenti unici nell’arco dello scorso mese e 21,5 milioni nel giorno medio. Sono 19 milioni gli utenti unici (18-74 anni) che hanno navigato su internet almeno una volta nel mese da device mobili (smartphone e tablet), collegati per 43 ore e 36 minuti per persona. Appare evidente che un rilancio della professione non può, dunque, prescindere da un’adeguata “connessione” tra medico e paziente.  Migliorare la comunicazione, offrire servizi esclusivi, superando le barriere “spazio-temporali” delle cure, significa creare una fidelizzazione sempre più forte e può portare vantaggi economici sia al singolo che alla struttura o l’azienda in cui presta servizio.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Il “bagaglio”, docufilm che racconta paure, speranze e percorsi delle donne con tumore al seno

Promosso da MSD Italia con le principali associazioni di pazienti, racconta il percorso di una donna dopo la diagnosi di tumore al seno, tra emozioni, forza e speranza, evidenziando l’importanza...
di Marco Landucci
Advocacy e Associazioni

Advocacy, l’Aifa rafforza il dialogo con i pazienti: nasce “Aifa Ascolta”

Gli incontri, di natura conoscitiva e quadrimestrale, permetteranno al Presidente e agli uffici Aifa di ascoltare direttamente le istanze dei pazienti
di I.F.
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Advocacy e Associazioni

Disabilità, Consulte bloccate a Roma e Milano: “I diritti dei cittadini sospesi dalla politica”

Sofia Donato, componente del Direttivo della Consulta Cittadina Disabilità Roma, in un’intervista a Sanità Informazione: “Da giugno, i cittadini con disabilità non han...
di Isabella Faggiano