Salute 4 Dicembre 2023 14:14

Decongestionanti nasali, da Ema nuovi limiti di utilizzo per ipertesi e pazienti con insufficienza renale

L’Ema ha modificato le indicazioni per l'uso in sicurezza della pseudoefedrina, uno stimolante utilizzato come decongestionante nelle persone che soffrono di raffreddore o allergie: sconsigliato ad ipertesi ed a chi soffre di malattia o insufficienza renale acuta grave o cronica
di I.F.
Decongestionanti nasali, da Ema nuovi limiti di utilizzo per ipertesi e pazienti con insufficienza renale

Chi soffre di pressione alta o di malattia o insufficienza renale acuta o cronica prima di utilizzare il decongestionante nasale dovrà leggerne attentamente la composizione. L’Ema, infatti, ha cambiato le indicazioni per l’uso in sicurezza della pseudoefedrina, uno stimolante utilizzato come decongestionante nelle persone che soffrono di raffreddore o allergie. La decisione è arrivata dal Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (PRAC) dell’Agenzia europea dei medicinali che ha raccomandato, dopo la sua ultima riunione, alcune misure, volte a ridurre al minimo i rischi della sindrome da encefalopatia posteriore reversibile (PRES) e della sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile (RCVS).

Pseudoefedrina, per cosa è utilizzata

I medicinali contenenti pseudoefedrina sono autorizzati in diversi Stati membri dell’UE e sono utilizzati da soli o in combinazione con altri medicinali per trattare i sintomi del raffreddore e dell’influenza, come mal  di testa, febbre e dolore, rinite allergica (infiammazione delle fosse nasali dovuta ad allergie) o rinite vasomotoria (infiammazione delle fosse nasali dovuta a cause non allergiche o non infettive), nelle persone con congestione nasale. La pseudoefedrina, inoltre, in alcuni Stati membri è autorizzata dell’UE per il trattamento dell’aerotite, ovvero l’infiammazione dell’orecchio medio dovuta a improvvisi cambiamenti di pressione dell’aria, in associazione a dose fissa con la triprolidina.

Chi non deve usare farmaci contenenti pseudoefedrina

All’interno dell’UE, i farmaci contenenti pseudoefedrina sono disponibili con vari nomi commerciali.  I medicinali contenenti pseudoefedrina non devono essere usati in pazienti con pressione alta grave o non controllata (non trattati o resistenti al trattamento), o con malattia o insufficienza renale acuta grave (improvvisa) o cronica (a lungo termine). Gli operatori sanitari devono consigliare ai pazienti di interrompere immediatamente l’uso di questi medicinali e di cercare un trattamento se sviluppano sintomi di PRES o RCVS, come forte mal di testa con esordio improvviso, sensazione di malessere, vomito, confusione, convulsioni e disturbi visivi.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

“Cure Palliative. Cure, non un Palliativo”

Per la Giornata delle Cure Palliative, VIDAS lancia una campagna di sensibilizzazione sul valore di queste terapie, accessibili solo a un italiano su tre. La voce è di Elio
di Redazione
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione