Due nuovi rapporti fotografano la crescente fragilità psicologica: per l’Oms un giovane europeo su 7 convive con un disturbo mentale, in Italia l’OsMed segnala un forte aumento di uso di psicofarmaci
Cresce in tutta Europa, Italia compresa, il disagio mentale tra i più giovani. A denunciarlo sono due rapporti diffusi nei giorni scorsi: il nuovo documento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) – Regione Europa, realizzato dall’Office on Quality of Care and Patient Safety di Atene e dal Mental Health and Wellbeing Programme (MHW), e il Rapporto OsMed 2024 sull’uso dei farmaci in Italia, pubblicato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). Se l’Oms traccia il quadro della salute mentale di bambini e adolescenti nei 53 Paesi europei, evidenziando un aumento dei disturbi e la carenza di servizi e specialisti, l’Aifa mostra come anche in Italia la sofferenza psichica in età evolutiva si rifletta in una crescita costante delle prescrizioni di psicofarmaci. Due analisi diverse, ma complementari, che convergono su un messaggio comune: la salute mentale dei giovani è una priorità sempre più urgente.
Oms: un bambino su sette convive con un disturbo mentale
Secondo il nuovo rapporto dell’Oms Europa, un bambino o adolescente su sette nella Regione convive con un disturbo di salute mentale, una prevalenza cresciuta di un terzo negli ultimi quindici anni. Il documento segnala un quadro particolarmente critico per le ragazze: una su quattro tra i 15 e i 19 anni soffre di un disturbo mentale, mentre il suicidio resta la principale causa di morte tra i 15 e i 29 anni. Ma a fronte di un disagio in aumento, i servizi sanitari non riescono a tenere il passo. In media, c’è solo uno psichiatra ogni 76mila bambini e adolescenti, e un Paese su quattro non dispone di servizi di salute mentale comunitari dedicati ai giovani. Inoltre, uno su cinque non ha ancora una politica nazionale specifica per affrontare i loro bisogni psicologici. “Questo rapporto è un campanello d’allarme per la Regione – ha dichiarato João Breda, responsabile dell’Office on Quality of Care and Patient Safety di Atene -. Ogni bambino e giovane ha diritto a cure di alta qualità per la salute mentale. Agendo ora, i Paesi possono costruire sistemi resilienti che aiutino le prossime generazioni a prosperare”. Anche Ledia Lazëri, consulente regionale per la salute mentale dell’Oms Europa, sottolinea l’importanza del documento: “Per la prima volta vengono raccolti dati completi su bambini e adolescenti. È un rapporto storico, che richiama l’attenzione su una priorità crescente per il futuro della nostra Regione”. Tra le raccomandazioni, l’Oms individua nove priorità d’azione per i governi: sviluppare piani nazionali, linee guida cliniche e standard di qualità; investire nella formazione degli operatori; coinvolgere famiglie e comunità; e misurare i risultati che contano davvero per bambini e caregiver.
Italia: più prescrizioni di psicofarmaci tra bambini e adolescenti
Anche in Italia, i dati del Rapporto OsMed 2024 confermano l’aumento del disagio psichico tra i più giovani. Secondo l’Aifa, lo 0,57% dei minori italiani – circa un bambino o adolescente ogni 175 – ha ricevuto nel 2024 almeno una prescrizione di psicofarmaci. L’uso di questi medicinali è più che raddoppiato in otto anni, passando da 20,6 confezioni ogni 1.000 bambini nel 2016 a 59,3 nel 2024. La fascia più colpita è quella degli adolescenti tra i 12 e i 17 anni, con 129 confezioni per mille ragazzi e una prevalenza dell’1,17%. I farmaci più prescritti sono antipsicotici, antidepressivi e psicostimolanti per l’ADHD, con un incremento costante in tutte le regioni italiane. L’Aifa evidenzia anche che, nonostante la crescita, i livelli italiani restano inferiori a quelli di altri Paesi europei come la Francia (1,61%), e molto al di sotto degli Stati Uniti (oltre 24%). Tuttavia, il trend in aumento è un segnale da non sottovalutare, soprattutto perché potrebbe riflettere un accesso ancora insufficiente ai percorsi di supporto psicologico e alle cure non farmacologiche.
Due facce della stessa crisi
Il rapporto dell’Oms Europa e quello dell’Aifa raccontano due aspetti di una stessa realtà: la salute mentale dei bambini e degli adolescenti è sempre più fragile, e i sistemi sanitari non riescono a rispondere con la stessa rapidità con cui cresce il bisogno di aiuto. Da un lato, la scarsità di servizi e specialisti, dall’altro, l’aumento delle prescrizioni farmacologiche. In mezzo, milioni di famiglie che cercano risposte e supporto. Come ricorda l’Oms, “garantire l’accesso universale a cure di qualità per la salute mentale dei giovani non è solo un dovere etico, ma un investimento nel futuro della società”. Un investimento che, oggi più che mai, non può più essere rimandato.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato