Dal cuore all’ictus, dai traumi alle urgenze: ecco come cambia il sistema d’emergenza secondo il nuovo rapporto nazionale presentato da AGENAS
Un infarto, un ictus, un grave incidente stradale. In quei momenti ogni minuto può fare la differenza tra la vita e la morte, tra la guarigione e una disabilità permanente. Ma quanto è pronta la sanità italiana a rispondere con tempestività ed efficienza?
A questa domanda prova a rispondere l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS) con la sua Quarta Indagine Nazionale sulle Reti Tempo-Dipendenti, presentata a Roma il 22 ottobre 2025 durante l’evento “Lo stato dell’arte delle Reti Tempo-Dipendenti”.
Il rapporto — frutto di mesi di analisi e dati aggiornati al 2023 — offre una fotografia dettagliata di come funzionano in Italia le reti cliniche per Emergenza-Urgenza, Trauma, Ictus e Cardiologia per l’emergenza: i pilastri della risposta sanitaria quando il tempo è il primo fattore di cura.
Quattro reti per salvare vite: dove il tempo conta più di tutto
Le Reti Tempo-Dipendenti (RTD) coordinano ospedali, pronto soccorso, ambulanze e centri specialistici per assicurare che ogni paziente riceva l’intervento giusto nel minor tempo possibile.
AGENAS ha analizzato la capacità delle Regioni di organizzare e far funzionare queste reti, misurando non solo le strutture disponibili, ma anche i risultati clinici, la tempestività e la continuità assistenziale.
Il messaggio è chiaro: dove la rete è solida, i risultati si vedono.
Le Regioni con i modelli più avanzati — Toscana, Emilia-Romagna, Veneto, Liguria e Marche — mostrano migliori esiti e tempi di intervento più rapidi, confermando che una buona organizzazione salva vite tanto quanto la competenza clinica.
Dalla teoria alla pratica: cosa emerge dal monitoraggio AGENAS
Basata sul Decreto Ministeriale 70/2015 e sull’Accordo Stato-Regioni del 2018, l’indagine valuta come le Regioni abbiano tradotto in realtà le linee guida nazionali.
L’analisi si fonda su un Indice Sintetico Complessivo di Valutazione (ISCO) che integra dati organizzativi e clinici, fornendo una visione concreta dell’efficacia delle reti.
In sintesi:
Un portale per misurare la sanità sul campo
Per la prima volta, AGENAS mette a disposizione di tutti — operatori, cittadini, ricercatori e associazioni di pazienti — un portale pubblico di monitoraggio sull’accessibilità ai servizi tempo-dipendenti.
Il sito, disponibile all’indirizzo https://stat.agenas.it, consente di visualizzare le mappe dei tempi medi di percorrenza per raggiungere i centri di emergenza (15, 30, 45 e 60 minuti) e confrontare le differenze territoriali.
Un passo importante verso una sanità più trasparente, equa e partecipata, in cui i dati diventano uno strumento di responsabilità condivisa tra istituzioni e cittadini.
Più rete, meno differenze
AGENAS indica una direzione chiara: per migliorare davvero, il sistema deve concentrarsi sui tempi di processo, ovvero sulla velocità e qualità del percorso che un paziente compie dal momento dell’allarme al completamento delle cure.
Per i professionisti sanitari, questo significa lavorare in team multidisciplinari, formarsi costantemente e utilizzare dati condivisi in tempo reale.
Per i cittadini e le associazioni, significa invece poter contare su un sistema che non lasci indietro nessuno, ovunque si trovi.
La sanità del futuro è una rete che funziona
Le Reti Tempo-Dipendenti rappresentano oggi una delle sfide più concrete e decisive per la sanità pubblica italiana.
Laddove funzionano, migliorano gli esiti clinici, si riducono i tempi di trattamento e cresce la fiducia nel sistema pubblico.
La vera sfida per il futuro sarà garantire uniformità di accesso e qualità su tutto il territorio nazionale, riducendo i divari ancora esistenti tra Nord e Sud e costruendo una rete che risponda davvero ai bisogni dei cittadini.
Per saperne di più:
Il Rapporto integrale AGENAS sulla Quarta Indagine Nazionale delle Reti Tempo-Dipendenti