Sanità 5 Giugno 2024 16:56

Ddl liste di attesa, il plauso delle Associazioni dei pazienti

Respiriamo insieme: "Da lodare il Ministro che ribadisce l’importanza della partecipazione delle associazioni dei pazienti". Salute Donna Odv: "I provvedimenti vanno nella direzione giusta"
di I.F.
Ddl liste di attesa, il plauso delle Associazioni dei pazienti

A poche ore dall’approvazione di due provvedimenti, un decreto-legge e un disegno di legge, che introducono misure per la riduzione dei tempi delle liste d’attesa e per garantire le prestazioni sanitarie, sono numerose anche le reazioni delle Associazioni dei pazienti. In prima linea Simona Barbaglia, presidente dell’Associazione nazionale pazienti Respiriamo insieme-Aps che “apprezza lo sforzo che il ministero della Salute sta portando avanti con i provvedimenti che mirano a garantire il superamento delle criticità di cui ad oggi soffre il nostro Ssn”.

I pazienti con malattie respiratorie

“Come associazione che sostiene migliaia di persone affette da patologie respiratorie croniche – dice Barbaglia – riceviamo quotidianamente segnalazioni da parte di nostri soci o pazienti che lamentano tempi di attesa troppo lunghi (tanto da rappresentare sempre più spesso un grave pregiudizio per la salute di questi pazienti) che, per ottenere appuntamenti per esami diagnostici fondamentali indispensabili per una corretta diagnosi e quindi l’avvio a terapie capaci di controllare i sintomi della malattia, sovente attendono anche quasi due anni per alcune prestazioni. Affinché il diritto alla salute ed alla sua protezione nel senso più ampio del termine, sanciti sia nell’articolo 32 della nostra Costituzione sia nell’articolo 35 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, non resti una mera enunciazione di principio, riteniamo assolutamente da apprezzare”. Inoltre, “prevedendo nella Cabina di regia (CdR) del nuovo ‘Sistema nazionale di Governo delle liste di attesa’ (Singla), è da lodare il Ministro che, anche in questa proposta, ribadisce l’importanza della partecipazione delle associazioni dei pazienti ai processi decisionali del Ministero sulle tematiche sanitarie”, aggiunge Barbaglia.

I pazienti oncologici e onco-ematologici

“Soddisfatta della svolta del Governo che ha approvato un decreto legge di governance della sanità e un disegno di legge che punta su incentivi al personale e sulle sanzioni” anche Annamaria Mancuso, presidente di Salute Donna Odv e coordinatrice del Gruppo di 45 associazioni dei pazienti oncologici e onco-ematologici ‘La salute, un bene da difendere, un diritto da promuovere’. “Il ministro Schillaci che abbiamo incontrato di recente insieme all’onorevole Vanessa Cattoi, ha dimostrato di recepire le nostre richieste – aggiunge Mancuso -. Le liste d’attesa non sono solo un problema di risorse ma anche organizzativo e strutturale. Come ha sottolineato lo stesso ministro, si tratta di un lavoro condiviso anche con le associazioni. I provvedimenti hanno centrato il problema e vanno nella direzione giusta a favore dei cittadini”, conclude la presidente di Salute Donna Odv.

Fand: “Si trovi accordo per attuazione con le regioni”

“A nome della Fand e di tutte le persone con diabete che vi aderiscono, esprimo plauso per questo intervento da parte del Governo che sicuramente va nella direzione di supporto alle tante persone con malattie che comportano complicanze e comorbidità”, dichiara il presidente Fand – Associazione Italiana Diabetici, Emilio Augusto Benini. “Ora l’auspicio – continua – è che, affinché questo piano si possa implementare, si trovi la condizione di accordo con tutte le Regioni affinché quanto previsto venga applicato in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale. Il nostro appello come organizzazione di pazienti è che il Governo sappia individuare gli strumenti che, nel rispetto delle loro competenze, facilitino le Regioni nell’attuazione di quanto previsto, incentivando quanto più possibile l’adesione e la fattiva realizzazione delle misure che possano contrastare l’emergenza liste d’attesa. Solo con la piena collaborazione di tutte le parti, infatti, si potrà fare fronte a questa criticità annosa del nostro sistema che rappresenta, ad oggi, un forte ostacolo al pieno esercizio del diritto alla salute da parte dei cittadini, e ancora di più da parte di quelli più fragili, come le persone con diabete e con malattie croniche”.

 

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