Advocacy e Associazioni 25 Giugno 2024 10:53

Parkinson, disturbi del sonno per nove pazienti su 10 con malattia in fase avanzata

A rivelarlo un recente sondaggio dell’Associazione internazionale Pd Avengers a cui hanno risposto in Italia 234 pazienti e 80 caregiver
di I.F.
Parkinson, disturbi del sonno per nove pazienti su 10 con malattia in fase avanzata

Nove persone su 10 affette da malattia di Parkinson in fase avanzata devono fare i conti anche con i disturbi del sonno. A rivelarlo un recente sondaggio dell’Associazione internazionale Pd Avengers a cui hanno risposto in Italia 234 pazienti e 80 caregiver. La riduzione della mobilità, la rigidità e la nocturia sono i problemi che maggiormente condizionano l’addormentamento e causano risvegli frequenti, mentre una buona qualità del sonno incide favorevolmente sulla qualità di vita. “Il sonno è un bisogno umano. Il riposo notturno ci aiuta a consolidare i ricordi e a rinforzare le nostre capacità cognitive – spiega Pietro Cortelli, professore ordinario di Neurologia all’Università di Bologna – . Dormire bene serve a ripulire il cervello dalle tossine prodotte dai neuroni durante il giorno, oltre che da memorie inutili. La deprivazione del sonno, invece, ha conseguenze tangibili sul benessere psico-fisico dell’organismo – prosegue -. E se questo accade nei soggetti sani, tanto più ha conseguenze nei pazienti di Parkinson in fase avanzata che spesso non riescono a ottenere una buona qualità del sonno con le terapie tradizionali. Molti pazienti lamentano di non avere più energie già dalle prime ore del pomeriggio”.

Gli effetti delle nuove terapie

Un aiuto potrebbe arrivare dalle recenti innovazioni terapeutiche per la malattia di Parkinson in fase avanzata. “Le nuove terapie che abbiamo a disposizione rappresentano un passo importante per i pazienti con malattia di Parkinson laddove le terapie orali non siano più sufficienti a migliorare le fluttuazioni motorie – spiega Ioannis Ugo Isaias, direttore Uoc Centro Parkinson e Parkinsonismi Asst Gaetano Pini-Cto di Milano -. La sfida adesso sarà garantire a tutti i pazienti, nelle diverse Regioni d’Italia, un accesso omogeneo alla cura. L’innovazione terapeutica è destinata a migliorare in modo significativo la qualità di vita, incluso il sonno, dei pazienti e dei caregiver familiari, chiamati anche loro ad un notevole impegno sia fisico che emotivo”.

Entro il 2040 i malati potrebbero raddoppiare

In Italia, ricorda Giangi Milesi, presidente di Parkinson Italia Onlus, “sono oltre 300mila le persone che convivono con il Parkinson, calcolate a partire dalle diagnosi e dai trattamenti ma tale cifra non considera tutte le persone che negano la malattia o la nascondono. Inoltre, l’Oms ci conferma che entro il 2040 i malati potrebbero raddoppiare, considerando l’invecchiamento della popolazione e un esordio sempre più anticipato. Sembra evidente, quindi, che questa malattia sia sottostimata nel numero, nell’incidenza e nello stigma che crea. Ancora oggi il percorso per una corretta diagnosi non è semplice, eppure una diagnosi precoce permette di attivare tempestivamente una cura farmacologica ‘sartoriale’, perché ciascuno ha il proprio Parkinson e ha bisogno della propria cura. Un altro passo importante che va fatto è quello di convincere i pazienti in fase avanzata, che non rispondono più alle terapie orali, che possono beneficiare di soluzioni terapeutiche innovative che permettono loro di ritrovare parte della propria quotidianità. Ci sono ancora troppe persone che si rassegnano, ma che invece possono e devono poter stare meglio, attraverso la socialità e l’attività sportiva. Anche le nuove strategie terapeutiche continuano a mantenere viva la speranza per un futuro migliore. Confidiamo che tutti i pazienti eleggibili – conclude – possano presto beneficiarne”.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Legge obesità, le Associazioni Pazienti: “Passo storico, ma ora servono azioni concrete”

Le Associazioni di Pazienti e Coldiretti accolgono con favore l’approvazione della Legge Pella, che riconosce l’obesità come malattia cronica, ma sottolineano l’urgenza di tr...
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Manovra: Cittadinanzattiva e Carer, sui caregiver promesse tradite

Cittadinanzattiva e CARER denunciano la mancanza di una legge nazionale e dello stanziamento di un fondo irrisorio nella bozza di Legge di Bilancio dedicato ai caregiver
di Valentina Arcovio