One Health 12 Gennaio 2024 10:55

Cancro, cani sentinella per intercettare i fattori di rischio ambientali

Si chiama “Indagine di Oncoepidemiologia comparata" ed è un’analisi che raccoglie dati e informazioni utili sui potenziali fattori di rischio ambientali, responsabili della genesi del cancro nella popolazione canina ed umana, come l'esposizione a pesticidi, tossine, metalli pesanti, fumo di tabacco passivo
di I.F.
Cancro, cani sentinella per intercettare i fattori di rischio ambientali

Esiste una correlazione tra ambiente e tumori nei cani e nelle persone? È per rispondere a questo interrogativo che è stata avviata l’ ‘Indagine di Oncoepidemiologia comparata’, un’analisi che raccoglie dati e informazioni utili sui potenziali fattori di rischio inerenti alla matrice ambientale, responsabili della genesi del cancro nella popolazione canina ed umana, come ad esempio l’esposizione a pesticidi, tossine, metalli pesanti, fumo di tabacco passivo.

L’analisi

Lo studio, presentato all’Istituto nazionale per lo studio e la cura dei tumori Fondazione “Giovanni Pascale” di Napoli “,  è promosso dall’Istituto e dal Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell’Università “Federico II”. “L’ambiente – spiega il direttore scientifico del polo oncologico, Alfredo Budillon – risulta essere sempre più implicato nella genesi del cancro anche se l’associazione cancro e ambiente non gode di esclusività essendo questa malattia multifattoriale e dipendente da altre variabili. La condivisione di spazi e ambienti della specie canina e umana comporta l’esposizione agli stessi inquinanti ambientali”.

Come si svolge l’indagine

L’ ‘Indagine di Oncoepidemiologia comparata’ consiste in un questionario on-line a partecipazione volontaria e completamente anonimo, rivolto a tutti quelli che posseggono o che hanno posseduto un cane. Potranno partecipare sia i possessori di cani (attualmente o in passato) affetti da cancro, che persone affette da cancro con un animale in famiglia. Il questionario è scaricabile dal sito web della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università  del Queensland, partner del progetto. “La malattia neoplastica nel cane e nell’uomo – dice Orlando Paciello, docente di Anatomia patologica – in molte circostanze si caratterizza per la stessa manifestazione clinica, potenziale metastatico e instabilità  genomica. La principale differenza sta nella latenza, essendo minore nel cane. Se riusciamo a capire che tipo di esposizioni sono implicate in modo diretto nel meccanismo di carcinogenesi dei cani, allora possiamo applicare misure di prevenzione e screening negli stessi e nell’uomo”.

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

ISS: “Proteggi il domani”, il rap fatto dai ragazzi per promuovere la vaccinazione anti-HPV

In occasione della Settimana Mondiale dell'Immunizzazione l'Istituto superiore di sanità diffonde “Proteggi il domani”, il rap per la prevenzione dell’Hpv fatto dai ragazzi pe...
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre: la carezza della Chiesa ai malati

Il Pontefice, dopo un lungo ricovero al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale da cui era stato dimesso il 23 marzo scorso, si è spento il 21 aprile alle 7.35. Con lui se ne va un aut...