Oltre 41.000 nuovi casi l’anno di tumore alla prostata in Italia. Gli esperti: “La diagnosi precoce salva la vita in oltre il 90% dei casi”.
In Italia 1 uomo ogni 9 riceve una diagnosi di tumore alla prostata. È la neoplasia più diffusa della sfera genitale maschile e per questo spesso temuta, ma di cui non bisogna avere paura: grazie infatti a prevenzione e diagnosi precoce, si registra una percentuale di guarigione superiore al 90%. È il messaggio lanciato questa mattina alla conferenza stampa di presentazione della campagna nazionale Nastro Blu 2025, promossa dalla LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e dedicata alla sensibilizzazione e alla prevenzione delle più frequenti patologie oncologiche maschili.
L’incontro è stato aperto da un videomessaggio del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, e ha riunito voci autorevoli della medicina oncologica: Francesco Schittulli, oncologo e Presidente nazionale della LILT, Bernardo Rocco, Direttore di Clinica Urologica della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS Roma, Giuseppe Tonini, V. presidente del Comitato Scientifico LILT e Direttore di Oncologia medica della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico. Con loro, anche il conduttore Rai Beppe Convertini, testimonial LILT della campagna 2025.
Orazio Schillaci ha ricordato che “la promozione della prevenzione primaria e secondaria è un’attività prioritaria del Ministero della Salute, che rafforziamo anche con la legge di bilancio 2026”, potenziando “i programmi di screening oncologici e ampliando le fasce d’età per l’accesso allo screening del tumore del colon-retto”. Inoltre, “in linea con il Piano Oncologico Nazionale e le raccomandazioni europee, stiamo anche valutando la possibilità di estendere progressivamente gli screening ad altre neoplasie maschili, per esempio il tumore della prostata. E continuiamo a finanziare la rete italiana per lo screening del cancro al polmone, che vogliamo inserire quanto prima nei programmi gratuiti del servizio sanitario nazionale”. Il Ministro della Salute ha sottolineato che “la prevenzione è il farmaco migliore che abbiamo, e il nostro impegno con la LILT è quello di raggiungere un numero sempre più ampio di cittadini, donne e uomini. Ringrazio la LILT per quello che fa ogni giorno a sostegno della prevenzione, per essere un punto di riferimento per migliaia di persone”.
Ogni anno si registrano 41.000 nuovi casi di tumore alla prostata, che rappresentano oltre il 20% delle neoplasie maschili. La massima incidenza si ha dopo i 65 anni. Le altre sedi uniche di tumori prettamente maschili sono il testicolo e il pene. Il tumore del testicolo, pur rappresentando appena l’1-3% di tutte le neoplasie maschili, è il più frequente negli under 45, con circa 2.400 nuovi casi l’anno. E grazie alle terapie disponibili, ha una curabilità superiore del 90%. Il carcinoma del pene è invece una neoplasia rara (circa 500 nuovi casi ogni anno in Italia), con una prognosi favorevole in caso di diagnosi precoce: è del 74% la sopravvivenza media a 5 anni.
“La salute non è solo assenza di malattia, ma equilibrio, responsabilità e rispetto per sé stessi” ha dichiarato Francesco Schittulli. “Con la campagna Nastro Blu vogliamo ricordare che la prevenzione è un metodo di vita: un percorso quotidiano che parte dalla consapevolezza”. In tal senso, ha aggiunto, “la LILT è accanto agli uomini di ogni età attraverso i suoi ambulatori. La tutela della salute non è un diritto astratto, ma un dovere quotidiano e un atto culturale: per questo continuiamo a impegnarci per sviluppare la cultura della prevenzione, consolidandola nel tessuto psicosociale del nostro Paese. Perché la prevenzione è cura”.
“La diagnosi precoce è un vero salva-vita – ha sottolineato il professor Bernardo Rocco – e non possiamo più permetterci che la paura o la vergogna ostacolino la salute”. Il professor Giuseppe Tonini ha ricordato che “prevenire non significa vivere nell’ansia: significa conoscere i propri rischi, riconoscere i segnali e fare i controlli giusti, al momento giusto. La prevenzione però non è solo diagnosi: è adozione di comportamenti sani, come controllare il peso, seguire un’alimentazione equilibrata e sana, praticare attività fisica regolare e abolire il fumo, riducendo anche il consumo di alcol. È un investimento sul benessere del proprio futuro”.
Testimonial LILT della campagna, Beppe Convertini ha dato voce agli uomini che spesso esitano ad affrontare questi temi: “Noi uomini siamo restii a farci visitare, ma la prevenzione è la nostra prima alleata. Entrare in pista significa prendersi cura di sé e di chi ci vuole bene. Controllarsi non è segno di debolezza, ma di forza e responsabilità”.
Le iniziative LILT in Italia per Nastro Blu
Dal 15 al 30 novembre 2025, le Associazioni territoriali LILT daranno vita a una rete capillare di iniziative in tutta Italia, con visite urologiche, incontri divulgativi e scientifici, pannelli informativi, attività nelle scuole e nei luoghi di lavoro, oltre a campagne social e spazi di ascolto. L’obiettivo è invitare gli uomini a prendersi cura di sé: conoscere i principali fattori di rischio, esperire controlli regolari e adottare stili di vita corretti sono gesti semplici ma fondamentali per la prevenzione. Per avere maggiori informazioni è possibile consultare il sito https://www.liltformen.it/ o chiamare il numero SOS LILT (800-998877).
Tre consigli della LILT per gli uomini
Un’attività fisica costante contribuisce a mantenere un peso adeguato, migliora il metabolismo degli ormoni maschili e riduce i processi infiammatori, tutti fattori che possono incidere sul rischio oncologico. L’obesità e l’eccesso di grasso addominale sono infatti associati a un maggior rischio di forme avanzate di carcinoma prostatico. Mantenere un indice di massa corporea nella norma, insieme a una buona qualità del sonno e alla riduzione dello stress cronico, contribuisce al benessere generale e alla salute della prostata.
Una corretta alimentazione con la riduzione di grassi animali, carni rosse e cibi processati, privilegiando invece frutta, verdura e legumi, consente di assumere sostanze antiossidanti e vitamine protettive (come A, D, E e selenio). Alcuni alimenti, in particolare i pomodori ricchi di licopene, gli ortaggi gialli e i peperoni, sembrano avere un effetto protettivo, così come cereali integrali e pesce sono associati a un miglior equilibrio ormonale e a un minor rischio di patologie cardiovascolari, che spesso si accompagnano a quelle oncologiche.
Fumo e alcool possono aumentare l’aggressività di alcune forme tumorali e favorire l’infiammazione cronica.
Infine la prevenzione si attua anche attraverso la consapevolezza dei propri fattori di rischio: conoscere l’anamnesi familiare e parlarne con il medico aiuta a programmare controlli personalizzati, abbassando il rischio e favorendo eventualmente una diagnosi precoce e trattamenti più efficaci.