Il melanoma, una forma aggressiva di cancro della pelle, rappresenta una delle principali preoccupazioni in ambito oncologico. Recenti studi hanno evidenziato che il 70% dei melanomi origina da nuove lesioni cutanee, piuttosto che da nei preesistenti. Questa statistica sottolinea l’importanza di una vigilanza costante sulla propria pelle, soprattutto durante i mesi estivi, quando l’esposizione al sole è più intensa.
In risposta a questa crescente necessità di sensibilizzazione, si è tenuta a Napoli la settima edizione di “We in Action”, un evento multidisciplinare dedicato alla prevenzione e alle nuove frontiere nella lotta contro i tumori cutanei. L’iniziativa, ideata dal professor Paolo Ascierto, presidente della Fondazione Melanoma e direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Pascale di Napoli, ha visto la partecipazione di esperti del settore e testimonial d’eccezione come il campione Giuseppe Bergomi e lo chef stellato Gennarino Esposito.
Il professor Ascierto ha sottolineato che la prevenzione funziona meglio se considerata come un “gioco di squadra”. Le periodiche “ispezioni” cutanee, specialmente in questo periodo dell’anno, con l’aiuto di un amico o un familiare, consentono di controllare anche zone difficili da raggiungere da soli, come il dorso e il cuoio capelluto. In quest’ultimo caso, possono essere d’aiuto anche i barbieri e i parrucchieri. Tuttavia, è fondamentale ricordare che l’occhio esperto di un dermatologo è insostituibile per una diagnosi accurata.
Individuare il melanoma in tempo significa avere più chances di guarigione. Nonostante i numerosi progressi nel trattamento del melanoma, anche nei casi avanzati grazie all’immunoterapia, una diagnosi precoce raddoppia le probabilità di sopravvivenza. Come affermato dal professor Ascierto, “più ci si prepara ad anticipare le mosse dell’avversario, maggiori sono le chances di vittoria”. La prevenzione del melanoma è una responsabilità condivisa. Unendo le forze tra individui, familiari, professionisti della salute e istituzioni, è possibile ridurre significativamente il rischio di sviluppare questa forma di cancro. Partecipare a iniziative come “We in Action” e sottoporsi a controlli dermatologici periodici sono passi fondamentali verso una maggiore consapevolezza e protezione della salute della pelle.
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