Salute 23 Ottobre 2025 10:15

Malattie gengivali e carie: un rischio maggiore di ictus e problemi cardiovascolari

Uno studio dell’Università della Carolina del Sud evidenzia come la salute orale influisca sul rischio di ictus ischemico e di eventi cardiovascolari gravi

di Isabella Faggiano
Malattie gengivali e carie: un rischio maggiore di ictus e problemi cardiovascolari


Prendersi cura di denti e gengive non significa solo avere un bel sorriso: una buona salute orale può proteggere anche il cuore e il cervello. Uno studio pubblicato su Neurology e condotto presso l’Università della Carolina del Sud a Columbia ha evidenziato che malattie gengivali e carie sono associate a un aumento significativo del rischio di ictus ischemico e di altri eventi cardiovascolari gravi, come infarto e cardiopatia fatale.

I numeri dello studio

I ricercatori hanno analizzato i dati di 5.986 adulti con un’età media di 63 anni, sottoposti a visite odontoiatriche complete e suddivisi in tre gruppi: quelli con bocca sana, quelli con malattia gengivale e infine i pazienti con malattia gengivale e carie. I partecipanti sono stati seguiti fino al 2019 attraverso visite telefoniche, esami clinici e analisi delle cartelle ospedaliere. Tra le 1.640 persone con bocca sana, il 4,1% ha avuto un ictus ischemico. Tra le 3.151 persone con solo malattie gengivali, il 6,9% ha avuto un ictus, mentre tra le 1.195 con malattie gengivali e carie, il 10% ha avuto un ictus. In modelli completamente aggiustati per età, sesso, razza, fattori di rischio vascolari e gravità della malattia gengivale, la presenza combinata di malattie gengivali e carie era associata a un aumento del rischio di ictus ischemico del 86% e a un aumento del 36% del rischio di eventi cardiovascolari maggiori (MACEs).

Ictus ischemico trombotico e cardiometabolico

Lo studio ha anche evidenziato che il rischio aumentava in modo particolare per due sottotipi di ictus ischemico trombotico e cardiometabolico. Il primo, l’ictus ischemico trombotico è causato da un coagulo (trombo) che si forma e ostruisce un’arteria cerebrale, spesso a causa di placche aterosclerotiche. Il secondo, l’ictus ischemico cardiometabolico si riferisce a un ictus i cui fattori di rischio includono il metabolismo e le malattie cardiovascolari (come aterosclerosi e disfunzioni cardiache) che contribuiscono alla formazione di coaguli.

Il ruolo della prevenzione

Chi dichiarava di recarsi regolarmente dal dentista presentava un rischio significativamente più basso di malattie gengivali e carie: l’81% in meno per chi soffriva di entrambe le condizioni e il 29% in meno per chi aveva solo malattie gengivali. “Abbiamo scoperto che le persone con carie e malattia gengivale avevano un rischio di ictus quasi doppio rispetto alle persone con una buona salute orale, anche dopo aver controllato i fattori di rischio cardiovascolare – afferma l’autore dello studio Souvik Sen -. Questi risultati suggeriscono che migliorare la salute orale può essere una parte importante degli sforzi di prevenzione dell’ictus. “Prendersi cura di denti e gengive non riguarda solo il sorriso; potrebbe aiutare a proteggere il cervello e ridurre il rischio di ictus”, conclude Sen. Lo studio sottolinea, inoltre, come malattie gengivali e carie siano condizioni infiammatorie croniche strettamente correlate a un’infiammazione sistemica, evidenziando l’importanza di interventi preventivi regolari, come igiene orale quotidiana e visite dentistico-periodiche.

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