One Health 14 Luglio 2025 17:32

Malaria, dall’OMS le prime linee guida per evitare la ricomparsa nei Paesi “malaria-free”

Dopo l’eliminazione, non basta abbassare la guardia: l’Oms lancia un documento operativo per aiutare i paesi a rischio a mantenere i risultati raggiunti
di I.F.
Malaria, dall’OMS le prime linee guida per evitare la ricomparsa nei Paesi “malaria-free”

L’eliminazione della malaria è un traguardo epocale, ma non è la fine del percorso. Ne è convinta l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha appena pubblicato le sue prime linee guida operative globali – Prevenzione del ripristino della trasmissione della malariaper evitare che la malattia ritorni nei paesi che sono riusciti ad azzerare i contagi o che si avvicinano a questa conquista. “Raggiungere l’eliminazione della malaria è un traguardo straordinario, ma il percorso non finisce qui. I paesi devono rimanere vigili per tenere a bada la malaria – avverte il dottor Daniel Ngamije, direttore del Dipartimento Malaria e Malattie Tropicali Neglette dell’Oms -. Questa nuova guida offre gli strumenti e le strategie pratiche di cui i paesi hanno bisogno per proteggere i risultati ottenuti con fatica e prevenire il ritorno della malaria”.

Uno sforzo globale da proteggere

Secondo i dati dell’Oms, 47 paesi e territori hanno già ottenuto la certificazione ufficiale di eliminazione, mentre altri 60 rientrano tra quelli in cui la malaria non è mai esistita o è scomparsa senza interventi specifici. A contribuire in modo decisivo al risultato, storicamente, è stato anche il Programma Globale di Eradicazione della Malaria (1955-1969). Negli ultimi anni, però, anche alcuni paesi tropicali e subtropicali sono riusciti a raggiungere l’eliminazione. L’esempio più recente è il Suriname, che nel giugno 2025 ha ricevuto dall’Oms la certificazione ufficiale come paese “malaria-free”.

La minaccia dei casi importati

La malaria, però, resta endemica in 83 paesi e territori del mondo. Gli spostamenti di persone – per motivi di lavoro, turismo o migrazione – dalle aree a rischio verso i paesi liberi dalla malaria rappresentano una minaccia concreta di reintroduzione del parassita, specie se le condizioni locali consentono la ripresa della trasmissione. Le nuove linee guida arrivano quindi in un momento cruciale e sono pensate proprio per aiutare i paesi a rafforzare i sistemi di sorveglianza, adottare strategie preventive mirate e rispondere rapidamente a eventuali focolai.

Definizioni operative per intervenire per tempo

L’eliminazione della malaria, chiarisce l’Oms, è il risultato di una trasmissione locale interrotta, ovvero una riduzione a zero dei casi indigeni in un’area definita, grazie ad azioni deliberate. Ma non basta: servono interventi costanti per evitare che la malattia ritorni. Il ripristino della trasmissione – la cosiddetta “recrudescenza” – si verifica quando emergono almeno tre casi indigeni della stessa specie malarica nello stesso focolaio per tre anni consecutivi.

Uno strumento essenziale per un mondo in movimento

Sebbene pensate per tutti i paesi “malaria-free”, le nuove linee guida sono particolarmente importanti per le nazioni nelle fasce tropicali e subtropicali, dove il rischio di ricomparsa è più alto. “Con l’aumento dei viaggi, delle migrazioni e della variabilità climatica, è probabile che le sfide per sostenere l’eliminazione della malaria aumentino”, spiegano dall’Oms. In questo contesto in continua evoluzione, il documento diventa una risorsa tempestiva ed essenziale per sostenere le autorità sanitarie nei loro programmi nazionali di controllo.

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa estiva

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa estiva. La redazione ringrazia tutti i lettori e dà appuntamento al prossimo 25 agosto.
Sanità

Consiglio Superiore di Sanità, si è insediata la nuova squadra

La presidenza al professor Alberto Siracusano. Schillaci: "Il Consiglio Superiore di Sanità rappresenta, da sempre, un pilastro della sanità italiana e un riferimento per tutto il sistem...
Advocacy e Associazioni

Sindrome di Down, si può davvero “eliminare” il cromosoma in più?

Dopo lo studio giapponese che ha rimosso in laboratorio una copia del cromosoma 21, la Down Syndrome Task Force, CoorDown e AIPD spiegano perché non si tratta (ancora) di una cura
Advocacy e Associazioni

Malattie ultrarare, la sfida della SPG50: “L’Italia si prepara ad accogliere la prima terapia genica”

Anche l’Italia, dopo il Canada e la Spagna, si prepara ad accogliere la terapia per la SPG50, una rarissima forma di paraplegia spastica ereditaria, entro la fine dell’anno. In un’in...