Salute 12 Dicembre 2025 12:26

Italia prima in Ue per aspettativa di vita. L’Ocse segnala successi e sfide del SSN

Nel 2024 l’Italia raggiunge un record di aspettativa di vita pari a 84,1 anni, la più alta in Europa insieme alla Svezia. Tuttavia, il rapporto EU Country Health Profile 2025 dell’Ocse evidenzia numerose criticità

di Isabella Faggiano
Italia prima in Ue per aspettativa di vita. L’Ocse segnala successi e sfide del SSN

L’Italia ha superato il livello pre-pandemico di aspettativa di vita, segnando un valore medio di 84,1 anni nel 2024. Le malattie cardiovascolari e il cancro rimangono le principali cause di morte, rappresentando oltre la metà dei decessi. Tra le morti prevenibili spiccano quelle legate al cancro ai polmoni, al Covid-19 e alla cardiopatia ischemica. Nonostante il rapido invecchiamento della popolazione, gli anziani italiani mostrano risultati sanitari migliori rispetto alla media europea. Tuttavia, permangono sfide come l’ipertensione non diagnosticata o non trattata e un tasso di fumo ancora elevato. Sono questi i principali dati che emergono

Liste d’attesa e disuguaglianze nell’accesso alle cure

Le lunghe liste d’attesa restano il principale ostacolo del sistema sanitario italiano, costringendo oltre il 7% della popolazione a rinunciare a cure necessarie nel 2023. La copertura pubblica relativamente bassa per i servizi ambulatoriali e odontoiatrici spinge molti pazienti a rivolgersi al privato, aumentando le disuguaglianze: gli adulti a rischio povertà hanno 2,5 volte più probabilità di non ricevere le cure necessarie rispetto alla media della popolazione.

Malattie non trasmissibili e prevenzione

L’Ocse ricorda che malattie cardiovascolari, tumori e altre patologie non trasmissibili rappresentano la principale causa di malattia e decesso evitabile nell’Ue. Prevenire queste condizioni potrebbe ridurre del 12% il declino della popolazione attiva legato all’invecchiamento tra il 2022 e il 2040. L’organizzazione sottolinea anche l’importanza di garantire accesso a farmaci abbordabili: nel 2023 le medicine hanno rappresentato circa il 60% delle spese farmaceutiche totali in farmacia, ma in cinque Paesi dell’Ue meno della metà dei farmaci è rimborsata dal pubblico.

Stili di vita e salute dei giovani

Se il fumo tra gli adulti è leggermente inferiore al 20%, preoccupa il 27% dei quindicenni italiani che dichiara di aver fumato nell’ultimo mese, tra i livelli più alti dell’Ue. Il consumo episodico eccessivo di alcol colpisce il 10% degli adulti e un giovane su sei. Nonostante l’obesità adulta rimanga bassa, l’alto tasso di sovrappeso infantile e la scarsa attività fisica tra gli adolescenti suggeriscono una futura pressione crescente sulle problematiche di salute legate al peso.

Risorse e personale sanitario

Nel 2023 la spesa sanitaria italiana era pari all’8,4% del Pil, con risorse pubbliche che coprivano il 73%, entrambe al di sotto delle medie Ue. L’assistenza ambulatoriale e la spesa farmaceutica rappresentavano oltre la metà della spesa totale, mentre l’assistenza di lungo termine ha costituito solo il 10%, evidenziando la forte dipendenza dall’assistenza familiare. La densità di medici è tra le più elevate dell’Ue, ma il sistema deve affrontare carenze infermieristiche dovute a formazione limitata e salari non competitivi. La medicina generale è in contrazione, soprattutto nelle regioni settentrionali, dove si registrano le carenze più acute. L’Italia emerge come leader europeo per longevità, ma il rapporto Ocse evidenzia sfide cruciali: ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle cure, sostenere i giovani nella prevenzione dei comportamenti a rischio e rafforzare il personale sanitario. Solo così il successo nella longevità.

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