Salute 13 Novembre 2025 15:20

Ipertensione nei bambini, l’allarme è globale: “Casi raddoppiati in 20 anni”

Secondo una ricerca pubblicata su The Lancet Child & Adolescent Health, più di 114 milioni di under 19 nel mondo soffrono oggi di ipertensione. Una condizione strettamente legata all’obesità e spesso non diagnosticata

di Isabella Faggiano
Ipertensione nei bambini, l’allarme è globale: “Casi raddoppiati in 20 anni”

Negli ultimi vent’anni, la pressione alta è diventata un problema crescente anche tra i più giovani. Lo rivela una metanalisi pubblicata su The Lancet Child & Adolescent Health, secondo cui la prevalenza dell’ipertensione nei bambini e negli adolescenti è quasi raddoppiata dal 2000 al 2020, passando dal 3,2% a oltre il 6,2%. In termini assoluti, oggi circa 114 milioni di under 19 convivono con una condizione che un tempo si riteneva tipica dell’età adulta. “L’aumento di quasi due volte dell’ipertensione infantile in vent’anni dovrebbe far suonare un campanello d’allarme per operatori sanitari e famiglie – avverte Igor Rudan, direttore del Centre for Global Health Research dell’Università di Edimburgo e autore principale dello studio -. Ma possiamo intervenire fin da ora, migliorando lo screening e la prevenzione per evitare che i bambini di oggi diventino adulti con malattie cardiovascolari domani”.

Una metanalisi mondiale su 443 mila giovani

La ricerca rappresenta la più ampia sintesi mai condotta sull’argomento: gli autori hanno analizzato 96 studi provenienti da 21 Paesi, per un totale di oltre 443mila bambini e adolescenti. La prevalenza globale varia a seconda del metodo diagnostico: con la misurazione della pressione in almeno tre visite (“in-office approach”) l’ipertensione risulta nel 4,3% dei casi; includendo anche il monitoraggio domiciliare o ambulatoriale (“combination approach”), la percentuale sale al 6,7%. Il rischio aumenta con l’età, raggiungendo il picco intorno ai 14 anni, e interessa più i maschi (6,5%) che le femmine (5,8%).

Il peso dell’obesità

L’obesità emerge come uno dei principali motori di questa crescita. Secondo i ricercatori, quasi il 19% dei bambini e adolescenti con eccesso di peso soffre di ipertensione, rispetto a meno del 3% tra i coetanei normopeso. L’accumulo di grasso corporeo favorisce resistenza all’insulina, infiammazione e alterazioni dei vasi sanguigni, con un effetto diretto sulla pressione arteriosa. “L’ipertensione infantile è molto più comune di quanto si pensasse – sottolinea Peige Song, della Zhejiang University School of Medicine – . Affidarsi solo alle misurazioni ambulatoriali rischia di sottostimare il problema o di produrre diagnosi errate. È invece cruciale individuare precocemente i bambini a rischio e garantire loro accesso tempestivo alla prevenzione e al trattamento”.

Ipertensione mascherata e da “camice bianco”

La metanalisi ha anche evidenziato forme meno riconosciute di ipertensione pediatrica. La cosiddetta ipertensione mascherata, che sfugge ai controlli di routine, interessa quasi il 9% dei bambini e adolescenti, mentre l’ipertensione da camice bianco, che compare solo in ambulatorio, riguarda circa il 5% dei casi. Inoltre, un ulteriore 8,2% dei bambini presenta pre-ipertensione, con valori superiori alla norma ma non ancora patologici, una condizione particolarmente diffusa tra gli adolescenti (11,8%).

La prevenzione parte dall’infanzia

Gli autori invitano a trattare l’ipertensione pediatrica come una priorità di salute pubblica. “Servono criteri diagnostici armonizzati e programmi di sorveglianza più accurati – scrive Rahul Chanchlani della McMaster University – riconoscendo che il rischio cardiovascolare non nasce nella mezza età, ma nell’infanzia”. Prevenire significa promuovere stili di vita sani, garantire screening regolari e formare meglio i professionisti della salute. Solo così, con un approccio globale e integrato, sarà possibile fermare una tendenza che minaccia di trasformare le nuove generazioni in adulti ipertesi.


Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

SaniRare. La sfida manageriale per migliorare l’assistenza ai malati rari e la sostenibilità del sistema

La gestione delle malattie rare e anche complesse richiede un modello assistenziale integrato, capace di unire risorse specialistiche, assistenza territoriale e strumenti innovativi per garantire cont...
di Lucia Conti
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione