L’epilessia non rappresenta una controindicazione alla vaccinazione antinfluenzale, né ad alcuna vaccinazione. Lo chiarisce la Lega Italiana Contro l’Epilessia (LICE)
L’epilessia non rappresenta una controindicazione alla vaccinazione antinfluenzale, né ad alcuna vaccinazione. Lo chiarisce la Lega Italiana Contro l’Epilessia (LICE), la quale invita ad un dialogo informato sull’argomento con i propri epilettologi di riferimento. “I vaccini rappresentano un’importante e sicura forma di prevenzione – spiega Carlo Andrea Galimberti, presidente LICE e responsabile del Centro per lo Studio e la Cura dell’Epilessia dell’IRCCS Fondazione Mondino, Pavia – anche per chi convive con l’Epilessia. Le evidenze scientifiche indicano chiaramente che i benefici superano ampiamente i potenziali effetti avversi ed escludono che i vaccini aggravino l’epilessia o che le persone con epilessia abbiano un più alto rischio di effetti indesiderati dopo la vaccinazione”.
I vaccini non possono peggiorare l’epilessia nei bambini
Tra i timori più diffusi, soprattutto in ambito pediatrico, emerge spesso la preoccupazione che i vaccini possano peggiorare la condizione neurologica o aumentare il rischio di crisi febbrili. Questo porta in molti casi i genitori a richiedere certificazioni o chiarimenti aggiuntivi al proprio neurologo o pediatra. “Anche in ambito pediatrico – sottolinea Nicola Specchio, segretario LICE e responsabile dell’unità di neurologia dell’Epilessia e dei disturbi del movimento dell’ Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma – nei soggetti con Epilessia non è controindicato vaccinare bambini che presentano convulsioni a scatenamento febbrile, per questo raccomandiamo di rispettare il calendario vaccinale senza timore di eventuali crisi febbrili che dovranno essere gestite secondo le indicazioni fornite dai medici specialisti. Le stesse indicazioni valgono nei bambini che presentino forme di epilessie presumibilmente genetiche, da causa strutturale nota o forme genetiche di encefalopatia di sviluppo ed epilettica”.
Importante comunicare con il medico in caso da febbre post-vaccino
“In generale, non esiste alcuna associazione – continua Specchio – tra vaccinazioni ed insorgenza di epilessia o incremento della frequenza delle crisi, né indicazioni relative ad un aumentato rischio di complicanze o di eventi avversi nel vaccinare soggetti con epilessia. Solo in alcune rare sindromi epilettiche ad etiologia genetica nelle quali le crisi sono notoriamente facilitate dal rialzo della temperatura corporea le vaccinazioni andranno modulate e talora effettuate in ambiente protetto”. Il presidente Galimberti, inoltre, ricorda che “nei soggetti anziani con epilessia o che hanno altre comorbidità la vaccinazione non è controindicata (incluse quelle contro influenza, pneumococco, Covid-19), con la raccomandazione di comunicare sempre con il proprio medico curante e lo specialista per un corretto monitoraggio e gestione della febbre post-vaccino qualora necessario”.
Le infezioni sono più pericolose dei vaccini
LICE ricorda, inoltre, che le infezioni, molto più dei vaccini, possono rappresentare un fattore destabilizzante tra febbre elevata, disidratazione, infiammazione o disturbi del sonno che sono sintomi tipici dell’influenza. Per questo motivo, la prevenzione delle infezioni stagionali attraverso la vaccinazione e il rispetto dei calendari vaccinali possono essere doppiamente utili per adulti e bambini che convivono con l’epilessia. Allo scopo di fornire indicazioni chiare, aggiornate e facilmente fruibili, LICE ha elaborato le Linee Guida su Epilessia e Vaccinazioni rivolte a famiglie, caregiver, Persone con Epilessia e professionisti sanitari.
Cinque consigli utili degli esperti LICE:
La LICE ha diffuso una lista con 5 consigli utili per i pazienti con epilessia:
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