Salute 18 Dicembre 2025 14:39

Influenza e “flunami”: perché non tutte le infezioni respiratorie sono vera influenza

L’ondata invernale di infezioni respiratorie non è dovuta solo all’influenza: solo un quarto dei casi è causato dal virus influenzale, mentre circolano anche altri patogeni. La diagnosi microbiologica e la vaccinazione restano strumenti chiave per cure appropriate e prevenzione efficace

di Redazione
Influenza e “flunami”: perché non tutte le infezioni respiratorie sono vera influenza

Febbre, tosse, naso chiuso e mal di gola: in pieno inverno il confine tra influenza e altre infezioni respiratorie diventa sfumato. La cosiddetta “flunami”, l’onda di contagi che accompagna i mesi più freddi, alimenta l’idea che tutto sia riconducibile alla vera influenza. In realtà, spiegano i microbiologi clinici italiani, la situazione è più complessa. Nel periodo di massima circolazione virale, tra dicembre e febbraio, le sindromi respiratorie non sono causate esclusivamente dal virus influenzale, ma da una pluralità di patogeni che circolano contemporaneamente.

I numeri reali della circolazione virale

Secondo Amcli Ets, i virus influenzali sono responsabili di circa un quarto delle infezioni respiratorie osservate in questa fase stagionale. Il resto dei casi è attribuibile soprattutto a rinovirus, adenovirus, virus parainfluenzali e a Sars-CoV-2. Una co-circolazione che rende difficile, se non impossibile, identificare l’agente causale basandosi solo sui sintomi, spesso sovrapponibili.

Perché i sintomi non bastano

Malessere generale, febbre e tosse possono trarre in inganno. La diagnosi clinica, avvertono i microbiologi, non è sufficiente per stabilire con certezza quale virus sia responsabile dell’infezione. In questo contesto, l’unico strumento in grado di fornire una risposta affidabile è il tampone nasofaringeo, analizzato nei Laboratori di Microbiologia. È qui che diventa possibile distinguere l’influenza dalle altre infezioni respiratorie e orientare correttamente le decisioni cliniche.

Test rapidi e terapie appropriate

La diagnostica microbiologica non serve solo a “dare un nome” all’infezione. I test rapidi consentono di discriminare tra infezioni virali e batteriche, evitando l’uso improprio di antibiotici, inefficaci contro i virus ma fondamentali quando l’infezione è sostenuta da batteri come lo pneumococco, principale responsabile di molte polmoniti. Un passaggio chiave anche nella lotta all’antibiotico-resistenza.

I dati italiani: casi in aumento

Le infezioni respiratorie acute sono in crescita anche in Italia. I dati del sistema di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto superiore di sanità indicano che, nella prima settimana di dicembre, sono stati registrati circa 695mila nuovi casi, con un incremento significativo rispetto ai sette giorni precedenti. Nel complesso, si stima che nel corso della stagione possano essere coinvolti circa 16 milioni di italiani, un numero in linea con quello dello scorso inverno.

Bambini piccoli e aree più colpite

L’impatto maggiore si osserva nella fascia pediatrica sotto i quattro anni, dove l’incidenza delle infezioni respiratorie risulta circa tripla rispetto alla popolazione generale. Dal punto di vista territoriale, le Regioni più interessate sono Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Sardegna, confermando una pressione significativa sui servizi sanitari locali.

Vaccinazione e prevenzione: un ruolo centrale

In questo scenario, la vaccinazione resta uno strumento di prevenzione fondamentale. È raccomandata e gratuita per bambini dai sei mesi ai sei anni, donne in gravidanza, over 60, persone con patologie croniche, operatori sanitari e personale di pubblica sicurezza, con estensioni ulteriori in alcune Regioni. Anche a stagione avviata, la vaccinazione mantiene un valore concreto, considerando che la circolazione virale continuerà nelle prossime settimane.

Il valore strategico dei laboratori

“La diagnosi microbiologica è fondamentale perché consente di individuare l’agente infettivo ed evitare terapie inappropriate”, ricorda Pierangelo Clerici, presidente di Amcli Ets, sottolineando come la vaccinazione rappresenti l’arma più efficace di prevenzione non solo contro l’influenza, ma anche contro Sars-CoV-2, virus respiratorio sinciziale e pneumococco. Oltre alla funzione diagnostica, i Laboratori di Microbiologia svolgono un ruolo strategico nella sorveglianza epidemiologica nazionale, alimentando in tempo reale i sistemi di monitoraggio e supportando le politiche di prevenzione. In un inverno segnato dalla “flunami”, distinguere bene è il primo passo per curare meglio.

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