Il segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale ricorda come gestirsi durante una forte influenza come quella che sta colpendo tanti italiani in queste festività. "Con questo ceppo i giorni di febbre sono di più, non bisogna agitarsi".
Stiamo attraversando il picco della forte influenza 2025, quest’anno anticipato da un ceppo particolarmente virulento e forte. Di fronte ad una sindrome influenzale importante, spesso si tende ad andare in Pronto Soccorso o a prendere antibiotici non prescritti. In un’intervista all’Adnkronos Salute, Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg), le definisce “inutili e che rischiano, nel primo caso, di sovraccaricare le strutture sanitarie e facilitare la diffusione del virus, e, nel secondo caso, di aumentare l’antibiotico-resistenza depotenziando le nostre armi contro i batteri”.
Per l’influenza “nelle prime 24-48 ore può bastare la semplice telefonata al proprio medico di famiglia per avere i consigli iniziali di gestione della patologia. Il medico, che conosce il suo assistito, sa se è un paziente a rischio, per fattori cronici o per altre patologie, oppure se si tratta un paziente che non ha problemi di base e può avere un’evoluzione benigna dell’infezione, gestibile con una terapia da automedicazione: un antipiretico, un mucolitico e un antifiammatorio“.
Per Scotti è bene “rivolgersi al proprio medico, non spaventarsi e non correre in Pronto soccorso. Questa influenza purtroppo ha un decorso iniziale di 3-4 giorni di febbre molto alta. Ma in genere dopo 48 ore di terapia con antipiretici e antinfiammatori, la febbre comincia a distanziarsi, i picchi cominciano un poco a diminuire, anche se non sparisce. Sono segnali che il virus riduce il suo attacco. Quest’anno c’è bisogno di qualche giorno in più. Sarebbe meglio, quindi, preservare il pronto soccorso per i casi più gravi”.
“In questa settimana prenatalizia abbiamo un periodo che va dal 24 al 29 tra festivi e prefestivi. Questo vuol dire che non ci sarà un medico di famiglia per 5 giorni? Non è così. Il 24 è un pre-festivo, quindi chi ha l’ambulatorio al mattino lo farà. Il 25 e 26 non ci sarà in medico di famiglia, ma la guardia medica, mentre il 27 che è sabato c’è di nuovo la reperibilità. Tutto questo, ovviamente, a meno di accordi regionali differenti”, conclude Scotti.