One Health 27 Novembre 2025 13:00

Influenza aviaria, casi quadruplicati in Europa: l’allarme Efsa e le misure da attuare subito

A trainare l’ondata è una nuova variante di H5N1, diffusa da est verso ovest e responsabile di focolai ad alta mortalità anche tra gru e altre specie selvatiche

di Redazione
Influenza aviaria, casi quadruplicati in Europa: l’allarme Efsa e le misure da attuare subito

Tra il 6 settembre e il 14 novembre 2025, secondo i dati Efsa, sono stati notificati 1.443 casi di influenza aviaria HPAI in 26 Paesi europei. Un incremento quattro volte superiore allo stesso periodo del 2024. A preoccupare, spiegano gli esperti, è la diffusione massiccia negli uccelli selvatici, spesso anche in esemplari apparentemente sani. Una condizione che ha determinato una contaminazione ambientale diffusa, con focolai ad elevata mortalità in specie particolarmente sensibili come le gru comuni in Germania, Francia e Spagna. Il 99% dei casi registrati è riconducibile al sottotipo A(H5N1). La maggior parte dei virus isolati appartiene a una nuova variante di un ceppo già circolante, arrivata in Europa dall’est e rapidamente diffusasi verso ovest. Uno scenario che, secondo Efsa, richiede risposte rapide, coordinate e stringenti: “La presenza del virus in tanti Paesi e in specie diverse – avverte l’Autorità – aumenta il rischio di salto di specie e di nuovi focolai nei volatili domestici”.

La priorità: prevenire l’ingresso del virus negli allevamenti

L’Efsa raccomanda una serie di misure urgenti per chi opera nella produzione avicola, nella gestione della fauna selvatica e nei servizi veterinari.

Le principali indicazioni:

Biosicurezza massima negli allevamenti, sia durante le attività quotidiane sia nelle operazioni di abbattimento.

Confinamento obbligatorio dei volatili domestici nelle aree in cui il virus è stato rilevato negli uccelli selvatici o dove si sono registrati eventi di mortalità anomala.

Sorveglianza rafforzata per garantire diagnosi precoci negli allevamenti di pollame.

Monitoraggio mirato degli uccelli selvatici nelle zone umide e nei siti migratori dentro e fuori l’Europa.

Inclusione di centri di recupero della fauna selvatica nei piani di sorveglianza, garantendo adeguati standard di biosicurezza.

Stop all’alimentazione artificiale di gru, cigni e altre specie sensibili nei periodi ad alto rischio.

Rimozione tempestiva delle carcasse per limitare la contaminazione ambientale e prevenire nuove infezioni.

Riduzione delle attività di disturbo alle popolazioni di uccelli selvatici (caccia, droni, attività ricreative) che possono favorire la diffusione del virus.

Sorvegliare per prevenire: la sfida dei prossimi mesi

L’elevata circolazione del virus negli uccelli selvatici, osserva l’Efsa, rappresenta un serbatoio difficile da controllare e un fattore di rischio costante per gli allevamenti europei. L’obiettivo ora è uno solo: intercettare il virus prima che entri negli ambienti produttivi. Una sfida che l’Europa è chiamata ad affrontare con rigore, tempestività e coordinamento. Perché – come ricorda l’Efsa – nella lotta all’influenza aviaria ogni ritardo può trasformarsi in un focolaio.

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Caregiver: “Non voglio essere sostituita, ma neanche lasciata sola”

La riflessione di una caregiver che scrive al nostro giornale apre una finestra su un problema ancora troppo invisibile
di Corrado De Rossi Re
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Advocacy e Associazioni

Cure palliative: nasce l’Associazione assistenti spirituali nella cura

La Società Italiana Cure Palliative e la Federazione Italiana Cure Palliative annunciano la nascita dell’Associazione Nazionale “Assistenti Spirituali nella Cura”
di Valentina Arcovio