Salute 18 Novembre 2025 10:23

In 20 anni ipertensione raddoppiata nei bambini e negli adolescenti

Tra il 2000 e il 2020 il tasso globale di ipertensione in giovane età è raddoppiato, passando da circa il 3% a oltre il 6%. Lo rivela uno studio pubblicato su The Lancet Child & Adolescent Health

di Valentina Arcovio
In 20 anni ipertensione raddoppiata nei bambini e negli adolescenti

L’ipertensione nei bambini e negli adolescenti sta emergendo come una delle principali sfide di salute pubblica: tra il 2000 e il 2020 il tasso globale di ipertensione in giovane età è raddoppiato, passando da circa il 3% a oltre il 6%. Lo rivela uno studio guidato da Igor Rudan, dell’Università di Edimburgo, nel Regno Unito, riportato su The Lancet Child & Adolescent Health. Lo studio ha analizzato i dati di 96 ampi studi che hanno coinvolto oltre 443.000 giovani in 21 paesi. I dati hanno rivelato che la prevalenza globale dell’ipertensione nei giovani sotto i 19 anni è passata da circa il 3,2% nel 2000 a oltre il 6,2% nel 2020, colpendo 114 milioni di giovani in tutto il mondo.

La preipertensione raggiunge il picco intorno all’adolescenza

Inoltre, un ulteriore 8,2% dei bambini e degli adolescenti presenta preipertensione, un segnale di allarme che indica una potenziale progressione verso l’ipertensione conclamata. La preipertensione raggiunge il picco intorno all’adolescenza. L’obesità pediatrica è fortemente associata a ipertensione, con una proporzione rilevante di bambini obesi che mostrano pressioni elevate. Circa il 19% dei bambini e degli adolescenti obesi soffre di ipertensione. Questa percentuale è quasi otto volte superiore rispetto alla prevalenza riscontrata tra i giovani considerati di peso sano.

I metodi diagnostici tradizionali possono fallire

L’obesità aumenta il rischio perché può causare problemi di salute, come la resistenza all’insulina e alterazioni dei vasi sanguigni, che ostacolano il mantenimento di una pressione sanguigna sana. La ricerca ha, inoltre, evidenziato che i metodi diagnostici tradizionali possono portare a una significativa sottostima e a una diagnosi errata. Secondo lo studio, il 9,2% dei giovani presenta forme di ipertensione mascherata, una condizione in cui la pressione alta è rilevabile solo con esami extra-ambulatoriali, monitoraggio ambulatoriale o domiciliare e potrebbe non essere rilevata nelle visite di routine. Gli autori sottolineano l’urgente necessità di migliorare gli screening e coordinare gli standard diagnostici, includendo metodi extra-ambulatoriali, per identificare precocemente i bambini a rischio. Affrontare l’ipertensione infantile ora è cruciale per prevenire gravi problemi di salute futuri, come le malattie cardiovascolari e renali, riconoscendo che il rischio cardiovascolare inizia nell’infanzia.

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