Advocacy e Associazioni 8 Settembre 2025 10:52

Ictus, il ruolo chiave dei fisioterapisti per il recupero

Vianello (A.L.I.Ce. Italia ODV): "Il 40% delle persone colpite da ictus presenta deficit motori, oltre il 50% ha problemi cognitivi. Tutti necessitano di percorsi riabilitativi"
di I.F.
Ictus, il ruolo chiave dei fisioterapisti per il recupero

In occasione della Giornata Mondiale della Fisioterapia, A.L.I.Ce. Italia ODV (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) ribadisce l’importanza dei fisioterapisti nel recupero delle persone colpite da ictus. Ogni anno in Italia tra 100-120mila persone affrontano questa patologia, prima causa di disabilità nei Paesi industrializzati e tra le principali cause di morte. La fisioterapia rappresenta un pilastro imprescindibile della riabilitazione, migliorando qualità della vita e autonomia dei pazienti.

Interventi tempestivi per ridurre la disabilità

“Il 40% delle persone colpite da ictus presenta deficit motori, oltre il 50% ha problemi cognitivi. Tutti necessitano di percorsi riabilitativi, che possono svolgersi in strutture dedicate, ambulatori o a domicilio, ma devono essere garantiti. La fisioterapia è fondamentale non solo per il recupero motorio, ma anche per le funzioni cognitive e linguistiche compromesse. Un intervento tempestivo può fare la differenza tra disabilità permanente e recupero significativo” spiega Andrea Vianello, presidente di A.L.I.Ce. Italia ODV.

Solo fisioterapisti qualificati per la riabilitazione

L’associazione richiama l’importanza di rivolgersi esclusivamente a fisioterapisti legalmente riconosciuti, professionisti sanitari con formazione universitaria e aggiornamento continuo. Solo loro possono valutare, pianificare e attuare interventi riabilitativi personalizzati, garantendo sicurezza ed efficacia. Affidarsi a figure non qualificate può comportare rischi per la salute, soprattutto in persone fragili.

Riabilitazione integrata e neuroplasticità

La fisioterapia post-ictus non si limita al recupero motorio: include supporto alla mobilità, alla postura, all’equilibrio e prevenzione delle complicanze secondarie, accompagnando il paziente in ogni fase del percorso e favorendo il ritorno alla quotidianità e, nei casi più avanzati, all’attività lavorativa e sociale. L’intervento precoce si basa sul principio della neuroplasticità: stimolando aree cerebrali sane, è possibile compensare i deficit causati dall’ictus. La riabilitazione integrata comprende fisioterapia, logopedia e terapia occupazionale.

Investire nei fisioterapisti per il futuro dei pazienti

“Riconoscere e valorizzare il ruolo dei fisioterapisti significa investire nel futuro delle persone con difficoltà motorie post-ictus. Solo con presa in carico adeguata e continuità assistenziale è possibile garantire reale autonomia e dignità” conclude Vianello. Per questo, in occasione della Giornata Mondiale della Fisioterapia, A.L.I.Ce. Italia ODV si unisce a associazioni, professionisti e enti di ricerca per promuovere maggiore consapevolezza sull’importanza della riabilitazione e sull’accesso equo ai servizi fisioterapici qualificati su tutto il territorio nazionale.

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