In crescita costante i casi di mal di testa e di emicrania, che oggi colpiscono oltre 2,8 miliardi di persone. Le donne fra i 30 e i 44 anni le più esposte. Lo studio su “Cell Reports Medicine”
Le cefalee non sono solo un disturbo comune, ma una vera e propria emergenza di salute pubblica globale. Secondo un’analisi pubblicata su Cell Reports Medicine, condotta dai ricercatori della La Trobe University di Melbourne e basata sui dati del Global Burden of Disease relativi a 204 Paesi e territori, nel 2021 ne soffrivano circa 2,8 miliardi di persone: un terzo della popolazione mondiale. Dopo i disturbi del cavo orale, le cefalee rappresentano la seconda condizione più diffusa al mondo, mentre l’emicrania – da sola – interessa 1,2 miliardi di individui, risultando la settima malattia specifica più frequente. La cefalea tensiva, con 2 miliardi di casi, è la seconda condizione singola più comune.
Una disabilità invisibile ma pesante
Oltre alla diffusione, preoccupa l’impatto sulla qualità della vita. I disturbi cefalalgici sono infatti la terza causa principale di anni vissuti con limitazioni fisiche (YLDs), subito dopo la lombalgia e i disturbi depressivi. Il trend, inoltre, è in crescita costante: nel 2021 i casi stimati di emicrania sono aumentati del 58,1% rispetto al 1990 (732,6 milioni), e le proiezioni indicano che entro il 2050 gli anni vissuti con disabilità attribuibili all’emicrania passeranno da 43,4 milioni a 52 milioni.
Stili di vita e fattori di rischio
Gli autori dello studio richiamano l’attenzione sui fattori che più spesso scatenano episodi di cefalea ed emicrania: stress cronico, sedentarietà, consumo eccessivo di caffeina e alcol, qualità del sonno insufficiente. A pagare il prezzo più alto sono soprattutto le donne tra i 30 e i 44 anni, in particolare nei Paesi ad alto reddito, dove la pressione lavorativa e sociale, unita a ritmi frenetici e carichi mentali elevati, può amplificare la vulnerabilità a questi disturbi.
Un invito alla sanità globale
Lo studio sottolinea la necessità di inserire le cefalee fra le priorità della salute pubblica mondiale. Nonostante la loro enorme prevalenza, l’emicrania e le altre forme di mal di testa restano spesso sottovalutate, con ritardi diagnostici e limitato accesso alle terapie. Aumentare la consapevolezza, migliorare i percorsi di cura e sostenere la ricerca, con politiche di prevenzione e trattamento integrate, è la strada indicata dai ricercatori per affrontare quella che, di fatto, è una delle malattie più diffuse e debilitanti del nostro tempo.
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