L’associazione chiede un’Italia e un’Europa pienamente accessibili, il rafforzamento della legge 107/2010, il riconoscimento delle guide-interpreti e dei sistemi di comunicazione aumentativa e alternativa
In occasione della Giornata europea della sordocecità, il 22 ottobre, la Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS, da oltre 60 anni punto di riferimento per le persone con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale, riaccende i riflettori su questa “disabilità unica e specifica”. L’obiettivo è chiaro: dare voce a chi non vede e non sente e alle tante famiglie che chiedono soluzioni concrete per il futuro dei propri figli.
Accessibilità, un diritto ancora da conquistare
“In questa giornata così importante, vogliamo ribadire l’urgenza di costruire un’Italia e un’Europa davvero accessibili – afferma Francesco Mercurio, presidente del Comitato delle persone sordocieche della Lega del Filo d’Oro –. La recente entrata in vigore dell’Accessibility Act europeo rappresenta un’occasione di riflessione e di azione concreta sui temi dell’accessibilità, che per noi persone sordocieche significa diritto alla mobilità, alla comunicazione e all’informazione. La tecnologia offre nuove opportunità, ma anche barriere sempre più complesse. Per questo è fondamentale ricordare che l’accessibilità non è solo questione di strumenti, ma di scelte umane e politiche”.
Leggi e riconoscimenti in evoluzione
Da oltre 60 anni la Lega del Filo d’Oro porta nelle sedi istituzionali e nell’opinione pubblica la voce delle persone sordocieche, oltre 1,4 milioni in Europa, e delle loro famiglie. Tra i risultati concreti degli ultimi anni, la piena attuazione della legge 107/2010, che riconosce la sordocecità come disabilità unica e specifica. Nel marzo 2024 il Consiglio dei ministri ha approvato il Ddl ‘Semplificazioni-bis’, oggi in attesa del via libera definitivo del Parlamento, estendendo il riconoscimento della sordocecità a tutte le persone con compromissioni combinate, totali o parziali, di vista e udito, senza limiti di età. Se approvata, la nuova definizione garantirà pieno diritto alla salute, assistenza e autodeterminazione.
Formazione, comunicazione e inclusione
“Il pieno riconoscimento dell’identità delle persone sordocieche passa, prima di tutto, attraverso la piena attuazione e il rafforzamento della legge 107/2010 – sottolinea Mercurio – Serve garantire dignità e professionalità alle guide-interpreti, riconoscere Lis, List e tutti i sistemi di comunicazione aumentativa e alternativa, e aggiornare la legge sull’accessibilità dei servizi pubblici estendendola anche ai privati. Solo così sarà possibile vivere in un’Italia e in un’Europa realmente accessibili”.
Progetti internazionali per l’autonomia
La Fondazione è anche parte di numerosi progetti di collaborazione internazionale, per condividere esperienze e sviluppare soluzioni innovative a sostegno delle persone con disabilità complesse. Tra le iniziative più significative, il progetto europeo ‘Taste of Independence’, che terminerà nel 2027, mira a favorire l’autonomia e l’indipendenza degli adulti con disabilità multiple e disturbi visivi attraverso attività legate alla cucina e alla vita quotidiana. L’iniziativa promuove l’inclusione sociale, il benessere della comunità Mdvi e la creazione di ambienti di apprendimento più consapevoli e solidali, prevedendo club di cucina in Italia, Paesi Bassi, Francia e Irlanda e la formazione del personale dedicato.