Salute 28 Ottobre 2025 14:40

Diabete in Italia, il sorpasso degli uomini: inversione di tendenza negli ultimi 20 anni

Secondo i dati Istat presentati all’18° Italian Barometer Diabetes Summit 2025, in Italia oggi il diabete colpisce maggiormente gli uomini rispetto alle donne

di Redazione
Diabete in Italia, il sorpasso degli uomini: inversione di tendenza negli ultimi 20 anni


Il diabete è in costante aumento in Italia, e oggi colpisce più gli uomini che le donne. Secondo Istat, nel 2023 la percentuale di persone con diabete risulta più alta nel genere maschile in tutte le fasce d’età a partire dai 45 anni, con un gap evidente soprattutto nella popolazione anziana. Se nel 2003 il diabete interessava il 13,1 per cento degli uomini e il 14,9 per cento delle donne, vent’anni dopo il quadro è cambiato: nel 2023 la prevalenza sale al 20,5 per cento tra gli uomini e al 15,6 per cento tra le donne. L’incremento è più marcato nelle fasce di età tra 65 e 74 anni, dove la differenza raggiunge circa 7 punti percentuali (19 per cento contro 12,2 per cento).

Fattori di rischio: obesità e sedentarietà

Tra i principali fattori che favoriscono lo sviluppo del diabete ci sono obesità e inattività fisica. I dati mostrano come il 21,8 per cento delle persone che presenta sia obesità sia sedentarietà abbia anche il diabete. La percentuale scende al 12,5 per cento tra chi conduce una vita poco attiva ma non obesa, e al 9,3 per cento tra chi non è obeso e mantiene un buon livello di attività fisica. Questi dati confermano quanto i comportamenti e gli stili di vita incidano sulla diffusione della malattia.

L’invecchiamento della popolazione e il diabete

In Italia si stima che le persone con diabete siano circa 3,7 milioni, pari al 6,3 per cento dell’intera popolazione e al 7,7 per cento della popolazione adulta. La prevalenza aumenta con l’età, raggiungendo il 15,5 per cento nella fascia 65-74 anni e oltre il 20 per cento tra gli over 85. Tuttavia, la crescita dei casi non è dovuta soltanto all’invecchiamento: i tassi standardizzati, che eliminano l’effetto della struttura demografica, evidenziano un aumento del 27 per cento rispetto all’inizio del 2000. Anche tra i giovani adulti si osserva un incremento, segnale della necessità di interventi preventivi precoci.

Disuguaglianze e determinanti sociali

Il report “DATI IN ITALIA: dati, disuguaglianze, azioni” presentato all’IBDO Summit sottolinea come fattori sociali, territoriali ed economici influenzino in maniera significativa la diffusione della patologia. Le disuguaglianze educative ed economiche e i divari tra le diverse aree del Paese delineano scenari complessi, che richiedono politiche mirate e inclusive per garantire una gestione efficace della malattia.

Conseguenze cliniche e importanza della prevenzione

Il diabete può causare gravi complicanze a cuore, vasi sanguigni, rene, occhi, nervi e cervello. Per ridurre questi rischi, è fondamentale adottare uno stile di vita sano e garantire diagnosi e trattamenti tempestivi. Paolo Sbraccia, Presidente dell’IBDO Foundation, evidenzia come la prevenzione, la diagnosi precoce e l’educazione dei cittadini siano strumenti chiave per contrastare la malattia, in gran parte legati all’impegno individuale negli stili di vita.

Il quadro globale

A livello mondiale, la prevalenza del diabete è cresciuta costantemente, passando dal 7 per cento nel 1990 a oltre il 14 per cento nel 2022. Quasi la metà dei casi rimane non diagnosticata, con punte oltre l’80 per cento nei Paesi a medio e basso reddito. In Italia, circa il 90 per cento dei casi riguarda il diabete di tipo 2, colpendo soprattutto anziani, persone con obesità o sindrome metabolica, ma sempre più spesso anche adolescenti e giovani adulti.

La risposta istituzionale e l’impegno collettivo

Esperti, istituzioni e rappresentanti politici sottolineano l’importanza di considerare diabete e obesità come sfide di sanità pubblica e giustizia sociale. Roberto Pella e Daniela Sbrollini evidenziano la necessità di politiche pubbliche inclusive e di alleanze tra istituzioni, società scientifiche e cittadini per promuovere prevenzione, diagnosi precoce e gestione della malattia. Anche il settore privato, rappresentato da Novo Nordisk, conferma l’impegno nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni innovative per migliorare salute e qualità della vita dei pazienti.


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