Advocacy e Associazioni 13 Novembre 2025 12:03

Diabete e lavoro: la Giornata Mondiale 2025 accende i riflettori sulle sfide quotidiane

In occasione della Giornata Mondiale del Diabete 2025, numeri, progetti nazionali ed europei e iniziative di sensibilizzazione evidenziano come la malattia richieda un impegno sistemico condiviso tra istituzioni, società scientifiche e cittadini

di Isabella Faggiano
Diabete e lavoro: la Giornata Mondiale 2025 accende i riflettori sulle sfide quotidiane

Ogni giorno milioni di italiani convivono con il diabete, ma spesso questa sfida rimane invisibile, soprattutto sul posto di lavoro. La Giornata Mondiale del Diabete 2025, che si celebra il 14 novembre, punta i riflettori su questa realtà: sette pazienti su dieci sono in età lavorativa e molti affrontano stigma, stress e discriminazioni, oltre alla gestione quotidiana della malattia. Dalle luci blu che illuminano i monumenti simbolo di Roma alle iniziative locali per prevenzione, vaccinazioni e screening, la giornata racconta una storia di resilienza e innovazione, dove sanità, istituzioni e cittadini si uniscono per promuovere inclusione, informazione e cura. Un’occasione per riflettere su quanto sia importante trasformare gli ambienti di lavoro in spazi più sani e accoglienti e per mostrare come la prevenzione e l’innovazione possano fare la differenza nella vita dei pazienti.

In Italia, 7 pazienti su 10 sono in età lavorativa

Tra i focus al centro della Giornata 2025 ci sono le difficoltà quotidiane, in particolare sul lavoro: in Italia, 7 pazienti su 10 sono in età lavorativa e molti affrontano stigma, discriminazioni e isolamento. L’argomento è stato affrontato in occasione dell’evento, presentato in Senato dalla Senatrice Daniela Sbrollini insieme a FeSDI – Federazione delle Società Scientifiche Diabetologiche Italiane (SID e AMD) – e all’Intergruppo parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche. L’appuntamento ha coinvolto istituzioni, medici, professionisti sanitari e associazioni pazienti, riunitisi per fare il punto sui nodi principali della “pandemia silenziosa” del diabete e sulle innovazioni scientifiche, tecnologiche e sociali a supporto dei pazienti. Tra le iniziative previste per la Giornata, simboli della Capitale saranno illuminati di blu: Colosseo, Arco di Costantino, Teatro Marcello, Piazza della Repubblica, Foro Italico, Palazzo Madama, Palazzo Montecitorio e Palazzo Chigi. Inoltre, il 15 novembre al Circolo del Tennis del Foro Italico si svolgerà l’incontro “Lo sport per fare squadra sul diabete”, promosso in collaborazione con Sport e Salute, per sensibilizzare su attività fisica e prevenzione.

Un impegno sistemico contro il diabete: i commenti

La Senatrice Danila Sbrollini evidenzia l’importanza di un lavoro comune su più fronti: formazione degli operatori sanitari, accesso ai servizi e alle terapie, informazione corretta e controllo glicemico per rallentare la progressione della malattia. “L’alleanza fra mondo scientifico, istituzioni e pazienti è determinante nel contrasto a questa pandemia”, sottolinea.
La Prof.ssa Raffaella Buzzetti, Presidente FeSDI e SID, indica come necessario un tavolo interministeriale permanente e identifica come pilastri della strategia futura l’inserimento della visita diabetologica nei LEA, un sistema nazionale di dati interoperabili e la diffusione di buone pratiche regionali in telemedicina e presa in carico integrata.
La Prof.ssa Giuseppina Russo, Presidente eletto AMD, mette in evidenza la dimensione sociale: “La Giornata di quest’anno richiama l’attenzione su ambienti lavorativi più sani e inclusivi. Il diabete non è più solo una patologia clinico-assistenziale, ma una sfida sistemica che coinvolge sanità, scuola, lavoro, welfare e finanza pubblica”.

Il diabete in Italia tra numeri e disuguaglianze: i dati dell’ISS

In Italia la prevalenza stimata di diabete è di quasi 4 milioni di persone. Secondo la sorveglianza Passi 2023-2024 coordinata dall’ISS, poco meno del 5% della popolazione adulta 18-69 anni ha ricevuto una diagnosi di diabete. “La prevalenza del diabete cresce con l’età e tra i 50 e i 69 anni sfiora il 9% – sottolinea il presidente ISS Rocco Bellantone –. Si tratta di un problema rilevante per la salute pubblica, che richiede interventi su epidemiologia, gestione dei pazienti e prevenzione”. Il diabete è spesso associato a ipertensione, ipercolesterolemia, sovrappeso e sedentarietà. Solo un terzo dei pazienti è seguito esclusivamente dal centro diabetologico, poco più di un terzo da entrambi, medico di medicina generale e centro specialistico, e appena il 36% ha effettuato il controllo dell’emoglobina glicata nei quattro mesi precedenti, evidenziando la necessità di migliorare la continuità della cura.

Progetti europei per prevenzione e gestione

L’ISS guida due Joint Action europee:

  • Care4Diabetes (C4D), un programma educativo per pazienti con diabete di tipo 2, che promuove consapevolezza, corretti stili di vita e partecipazione attiva. In Italia, il progetto C4D-Italia ha coinvolto 59 adulti e 9 professionisti, con riscontri positivi su aderenza, uso di strumenti digitali e miglioramento di indicatori clinici e comportamentali.
  • Jacardi, che favorisce registri regionali e nazionali del diabete, supporta percorsi sostenibili e lo screening pediatrico per diabete tipo 1 e celiachia, con l’obiettivo di creare un Registro Nazionale del Diabete integrando le esperienze regionali.

La Giornata Mondiale del Diabete 2025 conferma, ancora una volta, che la malattia non è solo un problema clinico, ma una sfida complessa che richiede collaborazione tra istituzioni, società scientifiche, operatori sanitari e cittadini. “Prevenzione, cura, inclusione e innovazione devono andare di pari passo per ridurre l’impatto della malattia e garantire migliori prospettive di vita ai pazienti”, conclude la Prof.ssa Buzzetti.


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