Contributi e Opinioni 9 Maggio 2022 10:50

Medico deceduto per Covid-19: la polizza infortuni indennizza

Il dentista defunto aveva una polizza infortuni. Il medico, deceduto per Covid, ha avuto indennizzato il sinistro
di Riccardo Cantini, intermediario assicurativo (Iscrizione RUI di IVASS: E000570258)
Medico deceduto per Covid-19: la polizza infortuni indennizza

C’è voluta una sentenza di primo grado del Tribunale di Torino per dar ragione a un medico deceduto per Covid-19. Nello specifico, gli eredi del professionista – moglie e figlio minore – avevano visto negarsi l’indennizzo di €100.000 da parte della compagnia assicurativa come somma assicurata per morte da infortunio. Il dentista torinese aveva infatti sottoscritto un contratto assicurativo infortuni più di un anno prima del decesso, accaduto nel marzo 2020, il momento più duro della pandemia. Ma cerchiamo di osservare più da vicino l’accaduto e capire come sono andate le cose.

Il dentista e la polizza infortuni

Il medico, libero professionista torinese, dal gennaio 2019 era possessore di una polizza infortuni la quale, tra le altre garanzie, tutelava gli eredi in caso di decesso dell’assicurato con una somma pari ad €100.000. Contratti di questo tipo sono molto comuni, ma è bene specificarne meglio le caratteristiche, al fine di comprendere più chiaramente la vicenda.

Garanzia “morte per infortunio”

Come detto, la garanzia morte prevedeva, in caso di decesso del medico, l’erogazione in forma indennitaria della somma di  €100.000 agli eredi beneficiari. La morte dell’assicurato sarebbe però dovuta avvenire solo come conseguenza di un infortunio, e non per il sopravvenire di una patologia sanitaria. La definizione di infortunio comunemente accettata ce lo descrive generalmente come un trauma violento, improvviso e di origine esterna. Caso tipico di infortunio è – ad esempio – l’incidente stradale. Meno tipico – ed anzi apparentemente dubbio – appare il caso di una infezione virale come quella da Sars-Cov-2. Ma nel caso specifico l’assicurato era anche medico, e questo aspetto va sottolineato.

La decisione della compagnia assicurativa

Una volta presentata tutta la documentazione per ottenere l’indennizzo, gli eredi però si sono visti negare il risarcimento. La motivazione addotta dall’assicurazione è stata che il decesso non fu causato da infortunio, così come definito dalle condizioni generali di assicurazione. Da qui, il ricorso alle vie legali e la conseguente sentenza di primo grado del Tribunale di Torino.

Le ragioni della difesa

Il motivo prevalente su cui ha fatto leva il collegio difensivo degli eredi è il fatto che, già dal 17 marzo 2020, la legge ha considerato l‘infezione da Sars-Cov-2 un vero e proprio “infortunio sul lavoro” per determinate categorie professionali. Fra queste, ovviamente, rientrano a pieno titolo gli operatori sanitari. E, nonostante il medico dentista fosse un autonomo – pertanto non coperto dall’INAIL – lo stesso criterio, per estensione, avrebbe dovuto ad esso applicarsi, in quanto titolare di una copertura infortuni operativa anche sul lavoro.

La sentenza sul medico deceduto per Covid

Ciò che però ha motivato i giudici a dar ragione agli eredi è stata piuttosto la mancata esclusione esplicita, nel contratto, delle infezioni. E l’infezione, sostengono i magistrati torinesi, è assimilabile, per caratteristiche proprie, ad un infortunio. Soprattutto l’infezione da Sars-Cov-2 e – in specie – durante i primi mesi pandemici, quando quasi nulla si sapeva e poco si poteva fare per cautelarsi adeguatamente.

L’importanza di una tutela infortuni per il professionista sanitario

Per chiudere è, crediamo, opportuna una raccomandazione. Alla luce di questa vicenda e di altre simili, non possiamo non osservare come rivesta una importanza cruciale – per il professionista sanitario lavoratore autonomo – dotarsi di una ben strutturata polizza infortuni, magari facendosi consigliare da professionisti qualificati del settore, come i membri dello staff Sanitassicura.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Legge obesità, le Associazioni Pazienti: “Passo storico, ma ora servono azioni concrete”

Le Associazioni di Pazienti e Coldiretti accolgono con favore l’approvazione della Legge Pella, che riconosce l’obesità come malattia cronica, ma sottolineano l’urgenza di tr...
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Manovra: Cittadinanzattiva e Carer, sui caregiver promesse tradite

Cittadinanzattiva e CARER denunciano la mancanza di una legge nazionale e dello stanziamento di un fondo irrisorio nella bozza di Legge di Bilancio dedicato ai caregiver
di Valentina Arcovio