L’Oms fa il punto sulla diffusione del colera nel mondo nel 2025. I dati indicano un calo dei casi e dei decessi nell’ultimo mese, mentre le scorte di vaccino orale restano adeguate alle emergenze
Dall’1 gennaio al 26 ottobre 2025, l’OMS ha registrato 565.404 casi di colera e 7.074 decessi in 32 Paesi distribuiti su cinque regioni del mondo. La zona più colpita rimane quella del Mediterraneo orientale, seguita dall’Africa, dal Sudest asiatico, dalle Americhe e dal Pacifico occidentale. La buona notizia arriva dall’Europa: nessun caso di colera è stato segnalato sul territorio durante lo stesso periodo. Analizzando i dati più recenti, ottobre 2025 ha mostrato un trend in calo: i nuovi casi di colera e diarrea acuta (Awd) sono stati 35.026 in 20 Paesi, con un decremento del 34% rispetto a settembre. Anche i decessi sono diminuiti significativamente, passando a 335, pari a un calo del 55% rispetto al mese precedente.
Vaccinazione e disponibilità di scorte
La sorveglianza OMS segnala che la scorta media di vaccino orale contro il colera a ottobre 2025 era di 7,9 milioni di dosi, superando la soglia di emergenza fissata a 5 milioni. Questo dato rassicura sull’adeguatezza della risposta vaccinale nei Paesi più colpiti, garantendo una protezione rapida in caso di focolai acuti. Il monitoraggio dell’OMS conferma come, nonostante la persistenza del colera in alcune regioni, le misure di prevenzione e controllo, inclusa la vaccinazione, siano fondamentali per ridurre il numero di casi e di decessi. Il dato positivo dall’Europa sottolinea l’importanza di mantenere sistemi sanitari pronti e vigilanti, capaci di rispondere tempestivamente a eventuali minacce.