Nutri e Previeni 3 Novembre 2025 11:37

Caffeina in gravidanza, non esiste soglia completamente sicura

La caffeina è una delle sostanze più consumate a livello globale, anche tra le donne in età riproduttiva

di Marzia Caposio
Caffeina in gravidanza, non esiste soglia completamente sicura

Una review pubblicata su Nutrients consolida le attuali conoscenze scientifiche sui rischi della caffeina durante la gravidanza, evidenziando che, sebbene sia improbabile che un consumo moderato causi gravi complicazioni materne, non esistono prove convalidate di una soglia completamente “sicura”, in particolare per quanto riguarda la crescita fetale. La review è stata curata da Katarzyna Maria Struniewicz e colleghi dell’Università di Varsavia, in Polonia.

La caffeina è una delle sostanze più consumate a livello globale, anche tra le donne in età riproduttiva. Numerosi studi in vitro e in vivo hanno indicato potenziali effetti avversi dell’esposizione prenatale alla caffeina, tra cui disturbi della crescita fetale, disregolazione metabolica, malformazioni d’organo e alterazioni dello sviluppo neurologico. Tuttavia, le evidenze da studi sull’uomo restano eterogenee e spesso inconcludenti. La review ha mirato a sintetizzare le prove attuali sul consumo materno di caffeina, il suo impatto sulle complicanze della gravidanza, sullo sviluppo fetale e sugli outcome a lungo termine sulla salute del bambino.

L’indagine ha concluso che, sebbene la marcata tossicità osservata negli studi sugli animali non sia generalizzabile all’uomo, le costanti associazioni tra assunzione di caffeina e peso fetale alla nascita suggeriscono che la caffeina possa esercitare lievi effetti biologici sullo sviluppo umano. Inoltre, vista la riduzione del rallentamento del metabolismo della caffeina durante la gravidanza, la review sottolinea la necessità di un attento monitoraggio dell’assunzione e di una consulenza personalizzata, piuttosto che presumere che una linea guida unica garantisca la sicurezza.

Gli autori, infine, sottolineano che la maggior parte delle prove proviene da studi osservazionali basati sull’assunzione di caffeina auto-riferita, che sono soggetti a fattori confondenti ed errori di classificazione. Questa limitazione implica che le conclusioni debbano essere interpretate con cautela, fino a quando non emergeranno prove più solide.

Nutrients (2025) – doi: 10.3390/nu17193173

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Oggi alle 15.00. Tumore triplo negativo, una bussola per pazienti e caregiver: nasce il Patient Journey

Al centro dell'incontro il documento che intende guidare pazienti e caregiver attraverso tutte le fasi della diagnosi, del trattamento e del follow-up, con un approccio multidisciplinare che integra a...
di Redazione
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Salute

Capelli bianchi: non solo un segno del tempo, ma un meccanismo di difesa contro il cancro

Secondo uno studio dell’Università di Tokyo i capelli bianchi rappresentano una risposta difensiva delle cellule staminali dei melanociti del bulbo pilifero a gravi danni al DNA
di Isabella Faggiano
Advocacy e Associazioni

Manovra: Cittadinanzattiva e Carer, sui caregiver promesse tradite

Cittadinanzattiva e CARER denunciano la mancanza di una legge nazionale e dello stanziamento di un fondo irrisorio nella bozza di Legge di Bilancio dedicato ai caregiver
di Valentina Arcovio