Salute 7 Ottobre 2024 15:49

Bullismo, progetto “Inclusi”: è online lo spot video realizzato da giovani con autismo

Tutte le attività che hanno portato alla realizzazione dello spot “Riempire il vuoto, insieme contro il bullismo” sono infatti state eseguite da giovani con autismo, sotto la guida di professionisti esperti
di I.F.
Bullismo, progetto “Inclusi”: è online lo spot video realizzato da giovani con autismo

“Riempire il vuoto, insieme contro il bullismo” è il titolo dello spot video animato realizzato da Out of the blue nell’ambito di “Inclusi. Dalla scuola alla vita, andata e ritorno”, progetto triennale selezionato da ‘Con i Bambini’ nell’ambito del ‘Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile’, che coinvolge 52 organizzazioni del Terzo settore in tutta Italia e che promuove una scuola e un territorio equi e accessibili a tutti. Out of the blue è un’agenzia di comunicazione, nata all’interno del consorzio SIR, che fornisce servizi come la realizzazione di video, siti web, podcast e grafica, coinvolgendo persone con autismo che desiderano lavorare nel campo della comunicazione. Tutte le attività che hanno portato alla realizzazione dello spot “Riempire il vuoto, insieme contro il bullismo” – dallo storyboard all’ideazione dei bozzetti e degli sfondi, dalle animazioni al montaggio, fino al voice-over – sono, infatti, state eseguite da giovani con autismo, sotto la guida di professionisti esperti.

 

 

“Nella comunicazione mediata, che include arte, fotografia, comunicazione digitale e altre forme espressive, le persone con autismo possono eccellere grazie alla loro sensibilità e capacità specifiche. Se adeguatamente supportate, queste abilità possono trovare un proficuo impiego in campo lavorativo”, commenta Maria Vittoria Gatti, ideatrice e responsabile dell’agenzia. Un pensiero in linea con il progetto Inclusi, che a settembre 2023 ha diffuso i risultati di un’indagine esplorativa nel campo della stretta corrispondenza tra bullismo e disabilità, condotta nelle scuole italiane (su un campione di 612 studenti di 10 scuole secondarie di primo grado e corsi di formazione professionale) e i cui risultati sono raccontati nello spot attraverso la storia di Simone, lo studente che spiega alla professoressa il suo gesto da bullo nei confronti del compagno Giovanni, più fragile. Dall’indagine sono emerse le voci e le esigenze degli studenti, che credono che la soluzione per contrastare il bullismo nella scuola, in particolare quando coinvolge la disabilità, sia accorciare la distanza con gli insegnanti: sono loro che, in quanto educatori, possono e devono fare la differenza, utilizzando gli strumenti del dialogo e della condivisione, non delle punizioni. Questo il messaggio forte che emerge anche dallo spot, dove gli insegnanti e gli adulti in generale sono chiamati a “riempire un vuoto”. Lo spot è rivolto alla comunità educativa della scuola con l’obiettivo di capire quali sono i comportamenti che possono contrastare in modo efficace le situazioni di bullismo e quelli c invece possono facilitarli, come conoscere le diversità e saperle includere.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa estiva

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa estiva. La redazione ringrazia tutti i lettori e dà appuntamento al prossimo 25 agosto.
Sanità

Consiglio Superiore di Sanità, si è insediata la nuova squadra

La presidenza al professor Alberto Siracusano. Schillaci: "Il Consiglio Superiore di Sanità rappresenta, da sempre, un pilastro della sanità italiana e un riferimento per tutto il sistem...
Advocacy e Associazioni

Sindrome di Down, si può davvero “eliminare” il cromosoma in più?

Dopo lo studio giapponese che ha rimosso in laboratorio una copia del cromosoma 21, la Down Syndrome Task Force, CoorDown e AIPD spiegano perché non si tratta (ancora) di una cura
Advocacy e Associazioni

Malattie ultrarare, la sfida della SPG50: “L’Italia si prepara ad accogliere la prima terapia genica”

Anche l’Italia, dopo il Canada e la Spagna, si prepara ad accogliere la terapia per la SPG50, una rarissima forma di paraplegia spastica ereditaria, entro la fine dell’anno. In un’in...