Dengue, West Nile, Chikungunya, Toscana virus e TBE non sono più solo malattie da viaggio. Gli infettivologi mettono in guardia su rischio destagionalizzato e forniscono un vademecum per chi viaggia all’estero
Le malattie trasmesse da zanzare e zecche non conoscono più stagioni né confini geografici netti. Il cambiamento climatico ha trasformato il panorama epidemiologico: estati più calde e inverni brevi favoriscono la sopravvivenza dei vettori e la circolazione dei virus. Dengue, West Nile, Chikungunya, Toscana virus ed encefalite da zecche (TBE) sono oggi endemici in alcune aree italiane, anche nei mesi invernali. A tracciare il quadro aggiornato dei rischi, delle strategie di prevenzione e delle nuove sfide di sanità pubblica, con un approccio One Health che integra clima, ambiente e salute umana, sono gli esperti della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT).
Dati in crescita: il rischio non è più stagionale
Secondo la sorveglianza nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità, tra il 1° gennaio e il 9 dicembre 2025 sono stati notificati in Italia:
“Il capitolo delle arbovirosi è oggi centrale anche nel nostro Paese – spiega Massimo Crapis, membro del Comitato di Presidenza del Congresso SIMIT – . I vettori sopravvivono più a lungo e alcune infezioni, come West Nile o Chikungunya, circolano stabilmente anche in Italia. Malattie un tempo associate quasi esclusivamente ai viaggi oggi devono essere considerate nella diagnosi locale.”
Emilia-Romagna, laboratorio del cambiamento epidemiologico
La regione Emilia-Romagna si conferma tra le più colpite a livello nazionale. Il West Nile virus è ormai endemico in ampie aree della Pianura Padana. Toscana virus e Chikungunya registrano numeri tra i più alti d’Italia. La TBE si è diffusa stabilmente anche fuori dal Nord-Est, con casi soprattutto nell’area di Modena. “Questi dati indicano che le arbovirosi non possono più essere considerate eventi sporadici. Servono sorveglianza, attenzione clinica e consapevolezza diffusa tra operatori e cittadini”, sottolinea Crapis.
Vademecum per viaggiatori: proteggere sé stessi e la collettività
Con le vacanze natalizie alle porte, gli infettivologi ricordano che la pianificazione dei viaggi include anche la prevenzione sanitaria. Vaccinazioni, profilassi antimalarica e uso di repellenti, zanzariere e abbigliamento adeguato sono fondamentali. “Chi rientra in Italia con un’infezione come la Dengue, in presenza di vettori già diffusi, può contribuire alla circolazione del virus. Prevenire significa proteggere sé stessi e la collettività”, sottolinea Crapis. Tra le novità, il vaccino contro la Dengue, disponibile anche in Italia, riduce il rischio di forme gravi, come la febbre emorragica. “Solo attraverso una collaborazione costante tra clinici, epidemiologi e sanità pubblica possiamo fronteggiare le sfide poste dal cambiamento climatico e dai virus tropicali che diventano locali”, conclude Crapis.
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