Il 14 e 15 novembre torna al CityLife Anteo di Milano la rassegna ideata da AIMA per raccontare la malattia di Alzheimer attraverso lo sguardo del cinema
Raccontare l’Alzheimer con la forza delle immagini, per dare voce alla fragilità e restituire dignità alla memoria. È questo lo spirito di Corti di Memoria 2025, la rassegna ideata da AIMA, l’Associazione Italiana Malattia di Alzheimer, che torna a Milano il 14 e 15 novembre nella Sala Aurora del CityLife Anteo, con un programma gratuito di proiezioni, incontri e letture. L’iniziativa, realizzata con il contributo non condizionato di Lilly e Roche, vuole aprire un dialogo tra cinema, cultura e società, per indagare come si racconta la malattia e come evolve la consapevolezza collettiva intorno a chi vive con l’Alzheimer o con altre forme di demenza. “La tutela dei diritti passa anche dal modo in cui si racconta la condizione del malato e della sua famiglia – spiega Patrizia Spadin, presidente di AIMA –. Con Corti di Memoria vogliamo costruire un dialogo sincero tra artisti, pubblico e società. Il cinema può aiutarci a guardare la malattia con occhi diversi: non solo come perdita, ma come risorsa di umanità, occasione per scoprire la forza dei legami e la dignità di chi vive questa esperienza”.
Un racconto per immagini tra cinema e memoria
Il cuore della rassegna è la proiezione dei cortometraggi selezionati per l’edizione 2025, opere che affrontano il tema della memoria e della vulnerabilità con sensibilità e linguaggi diversi. Tra i titoli in programma: Labirinti di memoria di Zarina Ospanova (script di Germano Vescovo), Lo ricordo io per te di Michele Bravi, Scintillio – realizzato dal Liceo delle Arti Depero di Rovereto –, Stanze di Amedeo Sartori e Ti ho incontrata domani di Marco Toscani. Accanto ai corti, anche tre lungometraggi che ampliano lo sguardo su memoria e identità: Mi fanno male i capelli di Roberta Torre (2023), Human Forever di Jonathan De Jong (2023) e Familiar Touch di Sarah Friedland (2024). Corti di Memoria diventa così un percorso cinematografico che alterna opere d’autore, testimonianze e visioni giovani, componendo un mosaico di emozioni e prospettive per raccontare l’Alzheimer da punti di vista differenti ma complementari.
Incontri, letture e momenti condivisi
Oltre alle proiezioni, la rassegna offrirà spazi di dialogo e partecipazione aperti al pubblico. Il venerdì pomeriggio si aprirà con i saluti istituzionali e l’intervento di Patrizia Spadin, seguito da un aperitivo solidale nel foyer del cinema, occasione per incontrare i volontari e sostenere i progetti di AIMA. Il sabato mattina sarà dedicato alla parola e alla scena, con le letture di Michele Delmastro, Zeno Pagliaro e Selena Scarcella tratte dalla pièce teatrale L’hai detto alla nonna?, scritta e diretta da Edoardo Rossi, che racconta con ironia e commozione la quotidianità di chi vive accanto a una persona con demenza. Nel pomeriggio, Marissa Morelli presenterà il suo progetto Io sto benissimo, che precederà le proiezioni conclusive della rassegna. Durante entrambe le giornate sarà inoltre attivo lo sportello informativo Alzheimer, curato dai volontari di AIMA, per offrire ascolto, consulenze e materiali informativi a chi desidera approfondire il tema o chiedere supporto.
Corti di Memoria nasce dalla convinzione che la cultura possa cambiare il modo in cui la società guarda alla malattia, restituendo alla memoria, anche quando vacilla, la sua dignità più profonda. Un percorso che intreccia arte e responsabilità, per far emergere la complessità e la poesia di chi affronta ogni giorno l’Alzheimer, ma anche la speranza di un futuro fatto di conoscenza, solidarietà e rispetto.
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