Lavoro e Professioni 11 Maggio 2016 15:29

La colpa grave e la citazione in giudizio

di Ennio Profeta - consulente SanitAssicura

Sono un anestesista dipendente di un importante gruppo sanitario che gestisce numerose cliniche. Ho partecipato ad un convegno ove si è illustrato il contenuto del disegno di legge proposto dall’onorevole Gelli sul tema della responsabilità medica e della relativa assicurazione. Mi sembra che, se la proposta diventerà legge, la posizione dei medici in caso di loro errori – o, meglio, presunti errori – diventerà più equa e sostenibile. In particolare ho letto che anche i sanitari dipendenti di strutture sanitarie private (e non soltanto pubbliche) risponderanno dei loro errori solo in caso di accertata colpa grave. Cosa significa questo? Significa che io, nella mia posizione di dipendente di struttura privata, posso essere chiamato in giudizio soltanto dal mio datore di lavoro in forza di una mia responsabilità per colpa grave? Può darmi la sua opinione?

Le fornisco, più che la mia opinione, il mio auspicio. E’ evidente che il complesso delle norme contenute nel citato disegno di legge è finalizzato a ristabilire un rapporto più equilibrato non solo tra medico e paziente ma anche nei confronti della struttura sanitaria stessa, proprio in considerazione del fatto che nella pratica la stragrande maggioranza degli errori coinvolgono carenze organizzative di quest’ultima. D’altra parte il disegno di legge regolamenta il tema della responsabilità del sanitario dipendente di struttura all’articolo 9 sotto il titolo “azione di rivalsa”. Sembrerebbe pertanto che solo in tal caso il sanitario può essere chiamato in giudizio. Purtroppo nella nostra attuale esperienza i sanitari del Ssn continuano ad essere citati, e quindi a doversi difendere, dai terzi. Tutto questo nonostante esista una norma di legge – e non soltanto un contratto collettivo – che già limita la loro responsabilità al caso di colpa grave (e naturalmente di dolo). Quindi il mio auspicio è che la nuova norma sulla responsabilità per colpa grave del sanitario comporti una effettiva e chiara modifica al codice civile e conseguentemente non venga più intesa né dal legislatore né dal giudice un fatto interno tra struttura e sanitario, non opponibile al terzo danneggiato.

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