Salute 22 Dicembre 2017 16:54

È ufficiale: ascoltare troppe canzoni natalizie fa male alla salute

«Chi lavora nei negozi a Natale ogni tanto deve prendersi una pausa dalle canzoni perché altrimenti non sarà in grado di concentrarsi su nient’altro» ecco lo studio della psicologa Linda Blair che ha analizzato gli effetti di un ascolto continuo di Jingle Bells, Bianco Natal e compagnia bella…
È ufficiale: ascoltare troppe canzoni natalizie fa male alla salute

È probabilmente la notizia che tutti gli Scrooge e i Grinch stavano aspettando. Letteralmente musica per le loro orecchie. Coloro che non sono grandi amanti del Natale e che non sopportano che negozi e centri commerciali siano già addobbati con alberi, palline, nastri e luci colorate e che supermercati inizino a esporre panettoni e torroni prima ancora che zucche e dolciumi di Halloween spariscano dagli scaffali, non potranno che essere felici dei risultati degli studi della psicologa Linda Blair: ascoltare troppa musica natalizia fa male alla salute mentale. La dottoressa Blair ha infatti studiato gli effetti di un ascolto continuo di Jingle Bells, Bianco Natal e compagnia bella sul cervello: il risultato è che se si ascoltano incessantemente questo tipo di canzoni, non ci si riesce a concentrare su niente che non siano regali, agrifogli e cenoni. Con buona pace dei commessi e di tutti coloro che lavorano in negozi e supermercati, costretti ad ascoltare senza sosta musica natalizia già da fine ottobre. «Chi lavora nei negozi a Natale ogni tanto deve prendersi una pausa dalle canzoni perché altrimenti non sarà in grado di concentrarsi su nient’altro», ha dichiarato la dottoressa Blair a Sky News.

«Di fatto, dopo un ascolto prolungato dello stesso genere di musica, si spendono tutte le energie a cercare di non prestare attenzione a ciò che stai ascoltando». Sono affermazioni che in fondo non sorprendono più di tanto: non è così strano dire o sentire frasi del tipo «questa musica mi sta facendo uscire di testa». Ma allora perché durante le feste si continua imperterriti a proporre sempre lo stesso genere di musica? Perché altre ricerche hanno dimostrato che il giusto equilibrio tra atmosfera, profumi e musica festosa influisce positivamente sugli acquisti, rendendo più felici i consumatori (e i negozianti), incoraggiati a trascorrere più tempo in negozio e a spendere di più.

Attenzione però, perché non tutti i generi musicali sono uguali: il Professore di Marketing Eric Spangenberg ha infatti sottolineato alla NBC che, ad esempio, ritmi più lenti rallentano anche i consumatori, che resteranno quindi nei negozi più a lungo, mentre una musica più ritmata velocizza anche l’attività dei clienti. In ogni caso, da oggi in poi quando qualcuno dirà «il Natale mi sta dando alla testa», possiamo essere sicuri che non sia completamente una sciocchezza.

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Malattie croniche: cala la mortalità in Italia, ma i progressi rallentano

Lo studio internazionale pubblicato su The Lancet mostra un calo del 30% della probabilità di morire prima degli 80 anni per un italiano a causa di patologie croniche tra il 2000 e il 2019
Sanità

La tempesta estiva del NITAG: agosto 2025 tra nomine, polemiche e revoche

Quello che avrebbe dovuto essere un normale atto amministrativo, la nomina dei nuovi membri del NITAG – il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni – si è trasformato ...
Prevenzione

Pertosse, il ritorno inatteso: cosa ci insegna l’epidemia del 2024 in Toscana

Dopo anni di silenzio durante la pandemia, la pertosse è tornata con forza. Uno studio del Meyer di Firenze pubblicato su Eurosurveillance rivela come ritardi nei richiami e scarsa adesione all...
Salute

Disturbi mentali, ne soffre oltre un miliardo di persone. Oms: “Una sfida di salute pubblica”

Lo stato dell'arte nei due nuovi rapporti diffusi oggi dall’Oms: World mental health today e Mental health atlas 2024
di I.F.