Nutri e Previeni 22 Dicembre 2025 09:25

Demenza, i formaggi grassi ne riducono il rischio

Consumare quotidianamente formaggi ad alto contenuto di grassi, come parmigiano o groviera, potrebbe essere associato a un rischio più basso di demenza, in particolare di tipo vascolare. Lo dimostra uno studio svedese pubblicato su Neurology, che ha seguito oltre 27mila persone per circa 25 anni

di Isabella Faggiano
Demenza, i formaggi grassi ne riducono il rischio

Un consumo moderato, ma costante, di formaggi grassi potrebbe essere un buon alleato della salute cerebrale. Secondo una ricerca condotta dall’Università di Lund, infatti, questi alimenti sarebbero associati a una minore probabilità di sviluppare demenza in età avanzata. Lo studio non parla di prevenzione certa, ma apre una riflessione sul ruolo dei grassi dei latticini all’interno di un’alimentazione equilibrata e sul loro possibile legame con la salute del cervello.

Lo studio e i numeri della ricerca

L’analisi ha coinvolto 27.670 persone arruolate nel Malmö Diet Cancer Study, uno dei più ampi studi di popolazione condotti in Svezia. L’età media dei partecipanti all’inizio dell’osservazione era di 58 anni. Le abitudini alimentari sono state rilevate attraverso questionari dettagliati su dieta e modalità di preparazione dei cibi, mentre i casi di demenza sono stati identificati grazie al registro nazionale dei pazienti svedesi. Durante un follow-up medio di 25 anni, 3.208 partecipanti hanno sviluppato una forma di demenza.

Formaggi grassi e rischio di demenza

Dopo aver corretto i dati per fattori come attività fisica, fumo, consumo di alcol e alimentazione complessiva, i ricercatori hanno osservato che chi consumava almeno 50 grammi al giorno di formaggi con un contenuto di grassi superiore al 20% presentava un rischio di demenza inferiore del 13% rispetto a chi ne mangiava meno di 15 grammi al giorno. In termini assoluti, il 10% dei forti consumatori ha sviluppato demenza nel corso degli anni, contro il 13% tra chi ne consumava quantità minori.

Demenza vascolare e Alzheimer: le differenze

Approfondendo i diversi tipi di demenza, lo studio ha evidenziato una riduzione del 29% del rischio di demenza vascolare tra le persone che consumavano più formaggi grassi. È emersa anche un’associazione con un minor rischio di malattia di Alzheimer, ma limitata ai soggetti che non presentavano la variante genetica APOE e4, uno dei principali fattori di rischio per questa forma di demenza.

Non tutti i latticini sono uguali

Un dato che ha sorpreso i ricercatori riguarda gli altri latticini. Latte, burro, yogurt, kefir e i formaggi a basso contenuto di grassi non hanno mostrato la stessa associazione con una riduzione del rischio di demenza. Questo suggerisce che l’effetto osservato non riguarda indistintamente tutti i prodotti caseari, ma sembra legato in modo specifico ai formaggi più grassi, in particolare quelli fermentati.

Il possibile ruolo dei grassi e della fermentazione

Secondo Emily Sonested, epidemiologa nutrizionale dell’Università di Lund e autrice principale dello studio, i risultati non dimostrano che i formaggi grassi prevengano la demenza, ma mettono in discussione l’idea che i grassi dei latticini siano necessariamente dannosi per il cervello. Una delle ipotesi avanzate è che questi formaggi contengano livelli più elevati di omega-3 rispetto alle versioni magre e che i processi di fermentazione producano composti bioattivi in grado di modulare l’infiammazione cerebrale.

I limiti dello studio e le cautele degli esperti

Alcuni esperti, tra cui l’epidemiologo Walter Willett della Harvard School, invitano alla prudenza nell’interpretazione dei risultati. L’associazione osservata è al limite della significatività statistica e si basa su dati alimentari auto-riferiti, raccolti all’inizio dello studio e dopo cinque anni. Inoltre, non tutti i partecipanti sono stati seguiti fino al termine dei 25 anni di osservazione.

Un tassello nel rapporto tra alimentazione e salute del cervello

Nel complesso, lo studio rafforza l’idea di un legame stretto tra salute vascolare e salute cerebrale e suggerisce che il ruolo dei latticini, in particolare dei formaggi grassi fermentati, meriti ulteriori approfondimenti. Serviranno nuove ricerche per chiarire se e in che misura alcuni alimenti possano contribuire a proteggere il cervello dall’invecchiamento e dal declino cognitivo, andando oltre schemi dietetici basati esclusivamente sulla riduzione dei grassi.

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