Salute 17 Dicembre 2025 15:34

Influenza: stagione precoce e intensa, l’Europa nella morsa del nuovo virus

L’influenza corre più veloce del previsto in tutta Europa. L’Oms Europa avverte: vaccinazione e comportamenti responsabili restano le armi più efficaci per proteggere i più fragili e contenere l’impatto del virus

di I.F.
Influenza: stagione precoce e intensa, l’Europa nella morsa del nuovo virus

La stagione influenzale 2025 si è aperta in modo anomalo e più aggressivo del solito. A segnalarlo è l’Ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità, che parla di una diffusione precoce e intensa del virus, già responsabile di un’elevata circolazione in oltre metà dei Paesi monitorati. Un andamento che sta mettendo sotto pressione i sistemi sanitari proprio mentre ci si avvicina alle festività. Secondo i dati diffusi dall’Oms Europa, la stagione influenzale è iniziata circa quattro settimane prima rispetto agli anni precedenti. Almeno 27 dei 38 Paesi della Regione europea che hanno comunicato i dati stanno registrando un’attività influenzale elevata o molto elevata. In sei Paesi – tra cui Irlanda, Regno Unito e Serbia – oltre la metà dei pazienti sottoposti a test per sindrome simil-influenzale è risultata positiva. Un segnale evidente di come il virus stia circolando rapidamente e in modo diffuso, coinvolgendo fasce sempre più ampie della popolazione.

Il nuovo ceppo che cambia lo scenario

A rendere diversa questa stagione è la predominanza di un nuovo ceppo dell’influenza A H3N2, il sottoclade K, che rappresenta fino al 90% dei casi confermati nella Regione europea. “L’influenza arriva ogni inverno, ma quest’anno è un po’ diverso”, osserva Hans Henri P. Kluge, direttore regionale dell’Oms Europa. Non ci sono prove che questa variante causi una malattia più grave, ma anche una piccola variazione genetica può avere un impatto rilevante. La popolazione, infatti, non dispone ancora di un’immunità consolidata contro il nuovo ceppo, e questo si traduce in un aumento dei contagi e in una maggiore pressione sui servizi sanitari.

Bambini e anziani, due facce della stessa epidemia

Come accade ogni anno, i bambini in età scolare restano i principali motori della diffusione del virus nella comunità. Gli adulti con più di 65 anni rappresentano invece la maggior parte dei casi più gravi che richiedono il ricovero ospedaliero, confermando la priorità di questi gruppi nelle strategie di prevenzione. Secondo l’Oms Europa, i contagi continueranno ad aumentare fino al picco stagionale, atteso probabilmente tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio. La maggior parte delle persone guarirà spontaneamente, ma chi presenta sintomi severi o patologie concomitanti dovrebbe rivolgersi al medico.

Vaccino e prevenzione restano centrali

La vaccinazione antinfluenzale continua a rappresentare la misura preventiva più importante. I primi dati provenienti dal Regno Unito confermano che il vaccino stagionale attualmente disponibile riduce il rischio di gravi conseguenze legate al virus A H3N2, anche se non sempre riesce a prevenire l’infezione. L’Oms ribadisce che vaccinarsi è particolarmente importante per anziani, persone con patologie pregresse, donne in gravidanza, bambini e operatori sanitari, chiamati a proteggere non solo se stessi ma anche i pazienti più vulnerabili.

Comportamenti responsabili e informazione corretta

Accanto al vaccino, restano fondamentali i comportamenti quotidiani: restare a casa se non ci si sente bene, indossare una mascherina in presenza di sintomi respiratori, lavarsi regolarmente le mani e arieggiare gli ambienti chiusi. Misure semplici, ma ancora oggi decisive per limitare la trasmissione del virus. “L’attuale stagione influenzale, sebbene grave, non rappresenta il livello di emergenza globale affrontato durante la pandemia di Covid-19”, riflette Kluge. “Abbiamo decenni di esperienza nella gestione dell’influenza, vaccini sicuri aggiornati ogni anno e strumenti efficaci per proteggere i più fragili”. In questo contesto, conclude l’Oms Europa, è fondamentale contrastare la disinformazione e affidarsi a fonti scientifiche attendibili: in una stagione influenzale difficile, informazioni corrette possono davvero salvare vite.

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