One Health 17 Dicembre 2025 10:01

Ecoansia, pesa sul benessere mentale di quasi un giovane su due

La crisi climatica non minaccia solo l’ambiente, ma entra nella vita emotiva e quotidiana dei giovani italiani. Un nuovo studio pubblicato mostra che per il 44% dei ragazzi l’ansia legata al cambiamento climatico ha un impatto negativo sul benessere psicologico

di Isabella Faggiano
Ecoansia, pesa sul benessere mentale di quasi un giovane su due

Le ondate di calore, le alluvioni e tutti gli altri eventi climatici che mettono a rischio la salute del nostro pianeta, influenzano in modo diretto l’umore delle nuove generazioni, che faticano a guardare avanti con ottimismo. La crisi climatica, dunque, da emergenza ambientale, si sta trasformando in una vera e propria questione di salute mentale. A dirlo, i dati di una ricerca che fotografa con precisione come il cambiamento climatico stia incidendo sul benessere psicologico dei giovani italiani. Lo studio, pubblicato sul Journal of Health and Environmental Research, è stato realizzato dall’Istituto europeo di psicotraumatologia e stress management (Iep) per conto di Greenpeace Italia e ReCommon, con la collaborazione delle associazioni studentesche. Tra giugno e novembre 2024 sono stati raccolti 3.607 questionari compilati da giovani tra i 18 e i 35 anni residenti nel Nord, Centro e Sud Italia, utilizzando un approccio “mixed methods” che integra dati quantitativi e qualitativi.

I numeri dell’ecoansia tra i giovani

Come spiegano gli autori nell’abstract, “il cambiamento climatico rappresenta una delle sfide più urgenti del nostro tempo, con conseguenze che vanno ben oltre l’ambiente fisico”. Per questo, l’obiettivo dello studio era verificare se e in che modo la crisi climatica influenzi la salute mentale dei giovani italiani. I risultati mostrano che gli eventi legati al cambiamento climatico “influenzano in modo significativo il disagio psicologico”, un effetto mediato da tre fattori chiave: ecoansia, disperazione verso il futuro e, soprattutto, una sensazione di mancanza di scopo nella vita. Il 41% dei giovani associa il cambiamento climatico a sentimenti di ansia per il futuro, il 19% a rabbia e frustrazione, il 16% a impotenza e rassegnazione. Solo l’1% dichiara di sentirsi responsabile o di avere doveri nei confronti del pianeta. Il dato più allarmante riguarda l’impatto sulla vita quotidiana: per il 44% degli intervistati l’ansia climatica ha un effetto negativo sul benessere psicologico.

Il peso della consapevolezza

L’analisi mostra che il disagio non riguarda solo i giovani colpiti direttamente da eventi climatici estremi, come alluvioni e ondate di calore. Anche la semplice consapevolezza della minaccia climatica è associata a livelli più elevati di sofferenza psicologica. Particolarmente esposti risultano i giovani che vivono nel Sud e nelle Isole, dove si osservano maggiori preoccupazioni e, in alcuni casi, sintomi più intensi come ansia, ruminazione e insoddisfazione. Secondo quanto riportato nell’abstract, l’impatto della crisi climatica “si estende a molteplici aspetti della vita quotidiana”. Non solo benessere psicologico, ma anche abitudini di consumo, relazioni interpersonali e scelte future. Gli effetti si manifestano in cambiamenti dell’umore, come sentimenti di rabbia e impotenza, ma anche in comportamenti concreti, ad esempio nelle abitudini alimentari e nel modo di immaginare il proprio futuro.

Le voci degli esperti

“Il cambiamento climatico non è solo un problema ambientale, ma è diventato a tutti gli effetti una crisi emotiva e valoriale che interessa profondamente i giovani italiani”, spiega Rita Erica Fioravanzo, presidente dello Iep. Una crisi che incide “sul modo in cui immaginano il futuro, sulle decisioni quotidiane e persino sulle relazioni sociali”. Per tutelare i giovani, sottolinea, è necessario riconoscere la gravità del loro disagio e affrontarlo insieme alle cause strutturali del cambiamento climatico. “Questi risultati – scrivono gli autori nell’abstract – sottolineano la necessità critica di una maggiore attenzione e di risorse dedicate”, per sviluppare strategie di prevenzione, promozione e risposta pensate sui bisogni specifici dei giovani. “L’emergenza climatica incide drasticamente sulla nostra vita, con impatti ambientali già molto visibili. Questa indagine mostra che è anche una questione di salute mentale, che non possiamo continuare a ignorare”, conclude Simona Abbate della campagna Clima di Greenpeace Italia.

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