Il 13 dicembre apre a Pavia lo Sportello di ascolto “Sessualità e cancro: parole che curano”, realizzato da CNAO in collaborazione con Sexandthecancer di Mamanonmama APS
Abbattere il silenzio su un tema fondamentale ma spesso ignorato: le problematiche urogenitali dopo trattamenti oncologici, che colpiscono il 60-87% delle lungo sopravviventi assegnate femmine alla nascita e risultano ancora più sottostimate nelle persone LGBTQIA+; offrire uno spazio protetto in cui ricevere ascolto e informazioni per affrontare i disagi derivanti da una diagnosi oncologica e le possibili conseguenze sulla sfera sessuale, relazionale e affettiva. Sono questi gli obiettivi con cui nasce, il 13 dicembre a Pavia, lo Sportello gratuito di counseling e orientamento “Sessualità e cancro: parole che curano”, frutto della collaborazione tra Fondazione CNAO e Sexandthecancer di Mamanonmama APS e supportato dal Comune di Pavia, che ha messo a disposizione uno spazio dedicato.
Uno spazio inclusivo, sicuro e riservato per le pazienti e i familiari
Il progetto intende rivolgersi non solo a chi sta affrontando un tumore, ma anche ai partner e ai familiari,
figure fondamentali nel percorso di cura e convivenza con la malattia, che spesso sono chiamati ad
affrontare un pesante carico emotivo e relazionale. Lo Sportello sarà attivo un sabato al mese, nella fascia oraria dalle 10:00 alle 12:00. Per conoscere le date disponibili e fissare un appuntamento, è possibile chiamare il numero verde 800 824620, attivo il lunedì dalle 15 alle 17 e il giovedì dalle 16 alle 18. Sarà uno spazio inclusivo, sicuro e riservato, dove ci si potrà avvalere del supporto di professionisti qualificati di CNAO e Policlinico San Matteo, che già operano gratuitamente nello Sportello online fornito da Sexandthecancer di Mamanonmama APS e ora lavoreranno in sinergia sul territorio pavese, a titolo
volontaristico.
Un’attenta analisi del bisogno e orientamento verso servizi competenti
Psico-oncologi, ginecologi, oncologi radioterapisti e oncologi medici saranno a disposizione, per fornire informazioni sui percorsi assistenziali attivi a Pavia e indirizzare verso le strutture del territorio più adatte alle diverse esigenze, facilitando l’accesso alle cure e ai servizi adeguati. Non si tratta di un servizio di consulenza medica o psicoterapeutica: non verranno effettuate diagnosi o procedure cliniche, ma verrà garantita un’attenta analisi del bisogno e un orientamento mirato verso i servizi e le strutture competenti già presenti nel contesto pavese. “Lo Sportello di ascolto nasce come risposta concreta a un bisogno clinico, psicologico e sociale sempre più evidente”, spiega Amelia Barcellini, oncologa radioterapista di CNAO e membro di Sexandthecancer.
Promozione di un approccio interdisciplinare
“Indipendentemente dal tipo di tumore, dall’identità di genere o dall’orientamento sessuale, con questa iniziativa ci proponiamo – aggiunge Barcellini – di offrire a tutte le persone in trattamento o follow-up oncologico e ai loro partner uno spazio protetto, accogliente e facilmente accessibile, in cui sentirsi sostenute. Con questo progetto intendiamo dar voce a bisogni spesso trascurati durante le cure, valorizzare l’offerta socio-sanitaria già presente sul territorio pavese – continua Barcellini – e promuovere un approccio interdisciplinare, che integri pienamente la dimensione psico-sociale nel percorso di cura. Una presa in carico di tipo ‘olistico’, infatti, migliora l’aderenza ai trattamenti oncologici, la qualità di vita e il benessere percepito dalle persone che affrontano una diagnosi di cancro”.
L’obiettivo è occuparsi dei bisogni spesso trascurati
“La diagnosi di cancro – dichiara Simona Secondino, oncologa medica presso Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo e membro di Sexandthecancer – è un uragano che sconvolge la vita, lasciandoti inerte e vulnerabile; si aggiungono i trattamenti oncologici che, pur determinando un controllo della malattia, possono portarsi dietro sequele anche importanti. Spesso ci si occupa della malattia, tralasciando la persona e i suoi bisogni. Per colmare questo vuoto, nasce il nostro Sportello, che
ha l’obiettivo di occuparsi anche di bisogni talvolta relegati in un secondo piano, per aiutare le persone a
riconoscere le proprie difficoltà e fornire loro strumenti adeguati”.
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