Sanità 27 Novembre 2025 09:36

Approvato il DDL Semplificazioni: sanità più vicina al cittadino

Farmacie dei servizi, telemedicina e meno burocrazia tra le novità più importanti del provvedimento licenziato dal Parlamento

di Corrado De Rossi Re
Approvato il DDL Semplificazioni: sanità più vicina al cittadino

Con l’approvazione definitiva del DDL Semplificazioni da parte della Camera, si apre una nuova fase per l’organizzazione dei servizi pubblici in Italia, con importanti novità anche in ambito sanitario. L’obiettivo del provvedimento è chiaro: snellire le procedure, rendere più accessibile la sanità e rafforzare i presidi di prossimità, riducendo il carico burocratico per cittadini e professionisti.

Le Farmacie dei Servizi

Uno dei cardini della riforma è rappresentato dal potenziamento delle farmacie dei servizi. Queste strutture, già introdotte negli anni scorsi in via sperimentale, vengono ora stabilmente riconosciute come punti di accesso avanzato al Servizio Sanitario Nazionale. Nelle farmacie abilitate, facilmente riconoscibili grazie a una nuova insegna identificativa, i cittadini potranno ricevere una serie di prestazioni sanitarie che fino a ieri richiedevano un passaggio in ambulatorio o presso la ASL.

Tra le novità più rilevanti c’è la possibilità di effettuare vaccinazioni direttamente in farmacia, non solo per l’influenza o il Covid, ma anche per altre patologie previste dal piano vaccinale nazionale. In farmacia sarà inoltre possibile eseguire esami di primo livello come elettrocardiogrammi, spirometrie, holter, tamponi diagnostici, test per l’antibiotico-resistenza e screening per l’epatite C. Non si tratta più soltanto di “autocontrolli”, ma di vere e proprie prestazioni sanitarie, con referti validi che il cittadino potrà consegnare al proprio medico di base.

Ma il ruolo delle farmacie non si ferma qui. Il DDL prevede anche la possibilità di gestire alcune pratiche amministrative sanitarie direttamente al banco, come la scelta o il cambio del medico di famiglia o del pediatra. Sarà inoltre possibile prenotare visite specialistiche o ritirare dispositivi medici forniti dalle ASL, alleggerendo il peso sugli sportelli CUP e semplificando la vita soprattutto agli anziani o alle persone con difficoltà motorie.

La Telemedicina

Un altro pilastro del provvedimento è rappresentato dalla spinta alla telemedicina. Il DDL sancisce la possibilità per i medici di effettuare certificazioni, comprese quelle di malattia, anche a distanza. Naturalmente, saranno necessarie regole chiare e accordi tra Stato e Regioni per definire modalità e limiti di utilizzo di questi strumenti. L’uso della telemedicina, già cresciuto negli anni della pandemia, viene così riconosciuto come parte integrante del percorso di cura, utile soprattutto nelle aree interne o nei casi in cui una visita in presenza risulti difficile o sproporzionata.

Le Cronicità

Attenzione particolare è stata riservata anche alla gestione della cronicità. Il nuovo impianto normativo consente ai medici di prescrivere farmaci per periodi più lunghi – fino a dodici mesi – per i pazienti affetti da patologie croniche. Questo significa che il paziente potrà recarsi in farmacia ogni mese per ritirare i medicinali, ma senza dover tornare dal medico per una nuova ricetta a ogni ciclo. Una misura che semplifica il percorso terapeutico, riduce il rischio di interruzioni nella cura e libera tempo prezioso per medici e assistiti.

La Distribuzione per conto

Importanti semplificazioni riguardano anche la fase post-ricovero. I farmaci prescritti nella lettera di dimissione ospedaliera potranno essere ritirati direttamente in farmacia, senza la necessità di una nuova prescrizione da parte del medico curante. Una soluzione pensata per garantire continuità terapeutica immediata e ridurre i passaggi burocratici nei momenti più delicati del percorso assistenziale.

Resta però aperta la questione dei costi. Secondo quanto indicato nel testo, alcune delle prestazioni sanitarie erogate dalle farmacie – come test diagnostici e screening – saranno a carico del cittadino. Questo elemento solleva interrogativi in merito all’equità nell’accesso ai servizi, soprattutto per le fasce più fragili della popolazione. Toccherà alle Regioni decidere se e come integrare queste prestazioni nei livelli essenziali di assistenza o prevedere rimborsi per determinate categorie.

L’implementazione delle misure dipenderà in larga parte dalla capacità del sistema territoriale di adeguarsi. Le farmacie dovranno dotarsi delle strumentazioni e del personale necessario per offrire i nuovi servizi, e saranno chiamate a stringere accordi in rete per garantire una copertura omogenea sul territorio. Anche per quanto riguarda la telecertificazione, sarà fondamentale definire protocolli chiari, strumenti tecnologici affidabili e una formazione adeguata per gli operatori.

Il DDL Semplificazioni segna un passaggio importante verso una sanità più moderna, capillare e orientata al cittadino. Porta con sé la promessa di un sistema più semplice, veloce e accessibile, in cui le farmacie diventano alleate strategiche della salute pubblica e la tecnologia si mette al servizio della cura. Ma affinché questa visione si traduca in un’effettiva innovazione del sistema, sarà necessario monitorare con attenzione l’attuazione concreta delle misure, garantire equità nell’accesso e non perdere di vista la qualità delle prestazioni.

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