Rinnovato il protocollo d'intesa che promuove iniziative sostegno dei pazienti in età evolutiva e delle loro famiglie
Neonati, bambini e adolescenti hanno bisogno di un’assistenza attenta alle loro esigenze e in grado di rispondere a bisogni di salute specifici. Con questa consapevolezza e in base alle proprie competenze la FNOPI – Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche – e la Fondazione ABIO Italia ETS per il bambino in ospedale hanno rinnovato il protocollo d’intesa, impegnandosi a mettere in campo attività di comunicazione e divulgazione che possano sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di assistere i pazienti in età evolutiva nel rispetto della loro integrità fisica, psicologica e morale.
FNOPI e ABIO condividono, quindi, la necessità di promuovere l’attività di volontariato nell’ambito delle cure a neonati, bambini, adolescenti e a sostegno delle loro famiglie e per farlo intendono sviluppare specifiche azioni, mettendo in rete competenze e responsabilità diverse.
“È un piacere rinnovare questo protocollo d’intesa con Fondazione ABIO che prosegue nel solco di una collaborazione nata nel 2023 e per noi fondamentale – dichiara la presidente FNOPI, Barbara Mangiacavalli -. Non solo per gli 8.900 infermieri pediatrici, i nostri specialisti, ma perché è un tema sentito da tutta la professione infermieristica. I bambini nel nostro Paese vengono ricoverati anche in contesti ospedalieri non specializzati nell’età pediatrica e neonatale e quindi c’è un tema di competenze trasversali in tutta la professione. C’è poi un tema di costruzione di senso rispetto all’esercizio della nostra professione perché in questi bambini e adolescenti c’è il futuro del nostro Paese: prendersi cura dei neonati, dei bambini, degli adolescenti e delle loro famiglie significa prenderci cura del nostro futuro. Quindi con entusiasmo continuiamo il lavoro con ABIO e affido alla nostra Commissione Nazionale questo protocollo, che deve vivere e concretizzarsi in percorsi tangibili e importanti per tutto il sistema salute del nostro Paese e per la salute dei nostri piccoli”.
Accoglie il testimone la presidente della Commissione d’Albo Infermieri Pediatrici, Valentina Vanzi. “Si parla molto di inverno demografico, sono meno di 370.000 i neonati venuti alla luce nel 2024 ed è un dato essenziale che preferisco osservare e analizzare in modo proattivo – dichiara Vanzi -. Questo elemento proattivo risiede nella domanda che dobbiamo porci tutti noi professionisti sanitari, infermieri pediatrici insieme a tutti gli enti che concorrono al benessere dei bambini: stiamo facendo il massimo rispetto a quanto possiamo? Ai nuovi nati dobbiamo dare il meglio dell’assistenza sanitaria possibile, questo deve essere il nostro contributo, pragmatico e fattivo. Il protocollo d’intesa con Fondazione ABIO nasce esattamente in questa cornice: nel cercare di perseguire insieme, nonostante i nostri ruoli differenti, questo obiettivo mettendo in atto una sinergia a tutela di tutti i bambini e adolescenti, per garantire – da Nord a Sud, su tutto il territorio e in qualsiasi centro – che ognuno di loro e le rispettive famiglie abbiano la stessa equità di accesso alle cure e la miglior qualità possibile”.
Il presidente ABIO, Giuseppe Genduso, ha commentato: “Da oltre 45 anni i nostri volontari, appositamente preparati, sono presenti accanto ai bambini, ormai in più di 100 ospedali in Italia: in questo tempo con il personale sanitario ed in particolare con gli le infermiere e gli infermieri si è sviluppato un vero e profondo senso di ‘colleganza’, nato dall’attenzione continua a concepire la cura come un tutt’uno: gesto professionale, ascolto, gioco, coinvolgimento, in cui i vari attori agiscono di concerto. Purtroppo, non riusciamo ancora a garantirlo ovunque ci siano bambini ed adolescenti ricoverati, per cui il nostro sforzo comune è e sarà quello di far crescere la sensibilità delle autorità sanitarie nel realizzare luoghi di cura idonei ai bambini e nella popolazione civile il desiderio di intraprendere l’avventura di diventare volontario ABIO”.
Questo obiettivo si raggiunge attraverso una serie di iniziative concrete che la Federazione Infermieri e la Fondazione per il bambino in ospedale si sono impegnate a perseguire. Si va dalla promozione della “Carta dei diritti dei bambini e degli adolescenti in ospedale” ABIO-SIP rivolta alle istituzioni sanitarie ed all’opinione pubblica all’organizzazione di un Osservatorio sull’assistenza rivolta ai pazienti in età evolutiva. Dalla formazione dei volontari ABIO, al fine di assicurare la conformità degli interventi, anche attraverso il perseguimento di uno specifico obiettivo; quello di sollecitare gli ospedali e le strutture sanitarie ad intraprendere il percorso di Certificazione “All’altezza di Bambino” che permette di rendere concreti e tangibili i diritti dei bambini ricoverati e delle loro famiglie.”