L’obiettivo del nuovo Glossario è promuovere un linguaggio comune, preciso e accessibile, capace di ridurre fraintendimenti e ambiguità in un ambito sempre più centrale per la salute pubblica
Duecento termini per raccontare la nutrizione con chiarezza e rigore scientifico. È stato presentato all’Istituto Superiore di Sanità il nuovo Glossario della Federazione delle Società Italiane di Nutrizione (FeSIN), “Alimentazione e Nutrizione in parole”, frutto di oltre due anni di lavoro e della collaborazione tra quattro società scientifiche federate – SINU, SINUPE, SISA e ASAND – insieme ad ADI e SINPE, già coinvolte nella prima edizione. A quindici anni dalla pubblicazione originaria, la FeSIN ha restituito alla comunità scientifica e ai cittadini uno strumento aggiornato e gratuito, consultabile sia in versione digitale che stampata, disponibile dal 13 novembre 2025 sui siti delle società federate (FeSIN).
Promuovere un linguaggio comune, preciso e accessibile
L’obiettivo del nuovo Glossario è promuovere un linguaggio comune, preciso e accessibile, capace di ridurre fraintendimenti e ambiguità in un ambito, quello della nutrizione, sempre più centrale per la salute pubblica. “La riedizione del Glossario FeSIN risponde alla necessità di condividere parole e definizioni scientificamente corrette, ma anche di facile comprensione, per dialogare senza distorsioni non solo tra le società scientifiche, ma anche con scuole, industrie alimentari, giornalisti e cittadini – spiega la professoressa Alessandra Bordoni, Segretario Generale della FeSIN – . Il linguaggio della scienza, come quello comune, cambia nel tempo: era indispensabile aggiornare questo strumento, oggi ancora più necessario in un contesto in cui l’informazione corre sui social e non sempre è accurata”.
Duecento voci per parlare la stessa lingua
La nuova edizione quasi raddoppia il numero dei termini e introduce una metodologia di consenso oggettiva, basata su fonti nazionali e internazionali – tra cui DRV, EFSA, OMS ed ESPEN – per garantire coerenza e uniformità scientifica. Accanto ai grandi classici della terminologia nutrizionale, come “allergia alimentare”, “intolleranza”, “porzione standard” o “fame”, trovano spazio concetti oggi di uso comune ma spesso fraintesi: “alimento fermentato”, “antiossidanti”, “malattie croniche non trasmissibili”, “sarcopenia”, “sostenibilità del sistema alimentare”. Il Glossario fa chiarezza su espressioni frequentemente confuse come: “microbioma” e “microbiota”, “prebiotici”, “probiotici”, “postbiotici”, “simbiotici” e include voci derivate dalla V Revisione dei LARN (SINU 2024), come “assunzione adeguata” e “fabbisogno medio”. Non mancano i neologismi e i termini più recenti della ricerca nutrizionale: “globesità”, “alimento ultraprocessato”, “sensibilità al glutine non celiaca”, “approccio One Health”, “Nutrition Care Process”. Altri, come “etichetta nutrizionale”, “etichettatura fronte-pacco” e “obesità”, sono stati aggiornati alla luce delle nuove evidenze scientifiche e dei più recenti regolamenti.
“Uno strumento di riferimento per la comunità scientifica e per i cittadini”
“Con questo lavoro vogliamo offrire un punto di riferimento per chi comunica o studia la nutrizione, ma anche per chi desidera semplicemente orientarsi in modo consapevole tra le informazioni che circolano – commenta la professoressa Bordoni. . Sappiamo che non si tratta di un punto d’arrivo: continueremo ad aggiornarlo, coinvolgendo sempre più società scientifiche”.
“Un passo verso l’alfabetizzazione nutrizionale”
A sottolineare il valore educativo del Glossario è Laura Rossi, direttrice del Reparto Alimentazione, Nutrizione e Salute dell’Istituto Superiore di Sanità: “Essere consapevoli di ciò che mangiamo è il primo passo per alimentarsi in maniera sana. E sicuramente per questo ci viene in aiuto il nuovo Glossario FeSIN, pensato per i professionisti ma utile a tutti. È il risultato del lavoro di oltre quaranta esperti provenienti da clinica, ricerca e accademia, che hanno aggiornato e raddoppiato le voci della precedente edizione”. Rossi ricorda come, in Italia, la conoscenza nutrizionale resti ancora carente: “Solo il 22% della popolazione sa che bisognerebbe consumare almeno cinque porzioni al giorno di frutta e verdura, appena il 16% è consapevole del ruolo centrale dei carboidrati nella dieta, e meno della metà sa che il pesce andrebbe mangiato tre o quattro volte a settimana. Solo il 17% riconosce correttamente le diverse fonti di zuccheri in etichetta. È un segnale di fragilità informativa che si traduce in scelte alimentari poco equilibrate”. Alla luce di questi dati, il Glossario FeSIN si propone anche come strumento di alfabetizzazione scientifica. “Termini come ‘integrale’, ‘funzionale’, ‘probiotico’ o ‘light’ sono spiegati con rigore ma in modo comprensibile, per aiutare i cittadini a interpretare correttamente le etichette nutrizionali e a smascherare il linguaggio del marketing alimentare – aggiunge Rossi -. Abbiamo voluto promuovere questa iniziativa in Istituto perché è in linea con la nostra missione di alfabetizzazione scientifica, che consideriamo parte integrante della sostenibilità e della tutela della salute pubblica. La conoscenza è la prima forma di equità”, conclude.
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