In Italia vivono oggi circa 52mila donne con un tumore al seno metastatico, una condizione che richiede continuità di cura, percorsi assistenziali dedicati e soprattutto risposte rapide e uniformi da parte del Servizio sanitario nazionale. L’innovazione medico-scientifica ha reso disponibili terapie sempre più efficaci, capaci di prolungare la sopravvivenza e migliorare la qualità di vita delle pazienti. Tuttavia, la disomogeneità territoriale e i ritardi burocratici nell’accesso ai nuovi farmaci restano un ostacolo significativo.
È il messaggio lanciato da Europa Donna Italia durante la presentazione a Roma della campagna “Pazienti, fino a un certo punto”, in occasione della quinta Giornata nazionale di sensibilizzazione sul tumore al seno metastatico, che si celebra il 13 ottobre. “Trasformare i progressi della ricerca in percorsi di cura concreti deve essere una priorità per le istituzioni – commenta Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia -. Servono tempestività, uniformità ed equità: non sono accettabili ritardi o differenze regionali nell’accesso ai farmaci innovativi”.
A condividere l’appello anche Saverio Cinieri, presidente della Fondazione Aiom, e Corrado Tinterri, vicepresidente di Senonetwork, la rete dei centri italiani di senologia. “Le nuove terapie hanno cambiato la storia della malattia – hanno ricordato – e il carcinoma mammario avanzato sta assumendo sempre più i tratti di una patologia cronica. Ma per dare alle pazienti tempo e qualità di vita è necessario garantire loro un accesso rapido ai trattamenti”.
Sul fronte istituzionale, Robert Nisticò, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), ha ribadito l’impegno a favorire un dialogo diretto con le associazioni dei pazienti attraverso lo sportello “Aifa ascolta”, iniziativa nata per intercettare i bisogni reali e segnalare eventuali criticità nei tempi di approvazione o dispensazione dei farmaci. “Se ci verranno segnalati ritardi – assicura Nisticò – ce ne faremo carico, portandoli all’attenzione delle sedi competenti per accelerare i processi”.
Alla presentazione hanno partecipato anche rappresentanti della Camera, del Senato e del Ministero della Salute. La campagna, realizzata con il patrocinio di Aiom, Fondazione Aiom, Senonetwork, Andos Onlus, Ropi e Oltre il nastro rosa, è diffusa su tv, stampa, radio, cinema, web e social media, con uno spot ambientato in una sala d’attesa, simbolo del tempo sospeso delle pazienti in attesa di risposte.
Il 13 ottobre, in tutta Italia, le associazioni aderenti a Europa Donna organizzeranno circa 200 eventi tra camminate, spettacoli teatrali, flash mob, iniziative culturali e l’illuminazione in fucsia – colore simbolo del tumore al seno metastatico – di monumenti e luoghi pubblici. L’elenco completo delle iniziative è disponibile sul sito europadonna.it.
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