Neonati e bambini piccoli affrontano rischi maggiori rispetto agli adulti a causa del loro rapido sviluppo, delle esigenze sanitarie in continua evoluzione e della necessità di affidarsi agli adulti per comunicare e prendere decisioni. Le circostanze socio-economiche possono inoltre limitare l’accesso alle cure. Anche un singolo incidente di sicurezza può avere effetti duraturi sullo sviluppo e sulla salute del bambino. Per questo l’OMS ha scelto di dedicare la Giornata 2025 sulla sicurezza dei pazienti ai più piccoli, sottolineando l’urgenza di agire tempestivamente e in modo coerente.
L’OMS individua quattro principi fondamentali per proteggere i bambini in ambito sanitario. La sicurezza deve venire prima di tutto: i bambini sono particolarmente vulnerabili, soprattutto in terapia intensiva o durante trattamenti complessi, e proteggere ogni piccolo paziente deve essere la priorità. Le cause più comuni di danno sono ormai note e spesso prevenibili, tra cui errori con farmaci e diagnosi, infezioni contratte in ospedale, problemi con dispositivi medici o segnali di peggioramento trascurati. È fondamentale ricordare che i bambini non sono piccoli adulti: le cure devono essere adeguate all’età, al peso, allo stadio di sviluppo e alle capacità comunicative. Infine, una cura più sicura dipende da sistemi ben progettati e da un lavoro di squadra efficace, con operatori formati e genitori o caregiver attivamente coinvolti.
L’OMS invita famiglie, operatori sanitari, leader delle strutture sanitarie e comunità a collaborare per prevenire danni evitabili. Sensibilizzare sui rischi, mobilitare governi e organizzazioni sanitarie, promuovere l’educazione dei caregiver e incentivare la ricerca sulla sicurezza pediatrica sono passaggi fondamentali. Garantire cure sicure fin dall’infanzia significa proteggere la salute e lo sviluppo dei bambini e costruire una società più sana e resiliente.
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