One Health 5 Giugno 2025 11:57

Dengue, Iss: “I 60 casi in Italia del 2025 sono tutti importati”

Lombardia con 16 casi, Toscana con 10 e Lazio con 8 sono le regioni più colpite
di I.F.
Dengue, Iss: “I 60 casi in Italia del 2025 sono tutti importati”

Sono 60 i casi confermati di Dengue nei primi cinque mesi del 2025 in Italia. Ma nessuno è autoctono, sono tutti legati a viaggi all’estero. A tracciare il quadro della situazione è il primo aggiornamento stagionale sulle arbovirosi pubblicato oggi dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), che fotografa un’Italia ancora risparmiata dalla circolazione endemica di questi virus, ma sempre più esposta ai cambiamenti climatici che favoriscono la diffusione dei vettori. La Dengue, una malattia virale trasmessa dalle zanzare del genere Aedes – in particolare Aedes aegypti e Aedes albopictus (nota come zanzara tigre) – è considerata ormai una delle principali emergenze sanitarie nelle aree tropicali e subtropicali.  Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sono più di cinque milioni i casi e oltre 5mila i decessi registrati nel 2023, con un trend in crescita. Per questo, l’Europa, Italia compresa, non può permettersi di abbassare la guardia.

La sorveglianza italiana funziona

Dal 1° gennaio al 31 maggio 2025, il sistema nazionale di sorveglianza, coordinato dall’Iss, ha registrato 60 casi confermati di Dengue, tutti importati. L’età mediana dei pazienti è di 41 anni, il 53% è di sesso maschile. Nessun decesso. Lombardia con 16 casi, Toscana con 10 e Lazio con 8 sono le regioni più colpite. Accanto alla Dengue, lo stesso bollettino segnala anche 13 casi di Chikungunya, quattro di Zika virus, cinque di encefalite da zecca (TBE, tutti autoctoni) e un caso di virus Toscana. Anche in questi casi, nessun decesso è stato registrato. “La sorveglianza epidemiologica sulle arbovirosi rappresenta un pilastro fondamentale nella prevenzione delle malattie infettive trasmesse da vettori”, spiegano gli esperti dell’Iss. E i dati, almeno per ora, raccontano un sistema in grado di intercettare precocemente i casi importati, evitando il radicarsi di focolai autoctoni.

Cos’è la Dengue

Secondo quanto riportato dall’Iss, l’infezione da virus Dengue può manifestarsi in forma asintomatica o con sintomi simil-influenzali: febbre elevata, cefalea, dolori muscolari e articolari, nausea, vomito e, in alcuni casi, rash cutanei. Nella sua forma più severa – la Dengue grave o Dengue emorragica – può provocare complicanze potenzialmente letali, in particolare nei soggetti vulnerabili o in presenza di infezioni secondarie. A oggi non esiste un trattamento antivirale specifico, ma sono disponibili vaccini, raccomandati solo per alcune categorie di persone, soprattutto nei Paesi endemici. In Europa, dove la trasmissione è ancora limitata, la prevenzione si basa sulla protezione individuale e sul controllo dei vettori.

 

 

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