Advocacy e Associazioni 4 Settembre 2024 16:03

Parkinson, arte e sport aiutano a (con)vivere meglio con la malattia

Il centro Parkinson e disturbi del Movimento del Neuromed di Pozzilli, con  l’associazione Parkin-zone, organizza progetti di assistenza ai parkinsoniani di natura sia artistica, che sportiva
di I.F.
Parkinson, arte e sport aiutano a (con)vivere meglio con la malattia

Terapie farmacologiche, assistenza alle persona e coinvolgimento in attività diversificate, sia artistiche che motorie. È questo l’approccio oggi privilegiato per il trattamento della malattia di Parkinson che, solo in Italia, interessa più di 300mila persone. In questa prospettiva, arte e sport diventano alleati preziosi che consentono a pazienti e familiari di migliorare la quotidianità, nonostante i limiti imposti dalla patologia. Non si tratta di strumenti che portano ad una  guarigione, al momento non ancora possibile, ma di sinergie terapeutiche per combattere, da una parte lo stigma sociale e l’isolamento, dall’altra per rivendicare con forza che un uomo non è la sua malattia. Tuttavia, diventa imprescindibile per l’adattamento ad una nuova vita il recupero della vitalità anche a seguito di una diagnosi di tipo neurodegenerativo, che costringe a fare i conti con sintomi di natura motoria come tremore, rigidità, lentezza, disturbi del cammino, della postura e dell’equilibrio, e con sintomi non motori, tra cui ansia, depressione, psicosi, ossessioni, disturbi cardiovascolari, declino cognitivo.

L’impegno dell’associazione Parkin-zone

Di questo approccio multimodale al morbo di Parkinson parla Nicola Modugno, neurologo, direttore del centro Parkinson e disturbi del Movimento all’istituto Neuromed di Pozzilli che con  l’associazione Parkin-zone Aps organizza progetti di assistenza ai parkinsoniani. Si tratta di programmi che si tengono al mare o in montagna dove i pazienti vengono guidati all’apprendimento e alla pratica di surf, Paddle, Wind, vela, arrampicata, tiro con  l’arco, pugilato e canoa. I partecipanti sono testati prima, durante e dopo il soggiorno per valutare eventuali modifiche dei parametri fisici, motori e non mortori. L’associazione propone anche attività in interno come laboratori teatrali presenti in Molise e a Roma. Nella capitale c’è una collaborazione con alcuni musei tra cui palazzo delle Esposizioni, il museo di villa Giulia e il Colosseo per classi di danza settimanali. Inoltre, un canale virtuale è attivo tutti i giorni per consentire pratica,  partecipazione e educazione alla gestione del quotidiano. Per gli addetti ai lavori parte di questo approccio non è nuovo, infatti, nel 2021 la Parkinson’s Foundation e l’American College of Sports Medicine (ACSM) ha pubblicato le Raccomandazioni sulla terapia fisica per il Parkinson.

I benefici dell’attività fisica sulla malattia di Parkinson

“Fare sport regolarmente ha benefici sul progredire della malattia e sul benessere generale dei pazienti – spiega il dottor Modugno -. Affiancare le necessarie e imprescindibili cure farmacologiche tradizionali a sport e laboratori artistici mira a una terapia più bilanciata, con dosaggi contenuti per una più facile gestione degli effetti collaterali. Attraverso la pratica di discipline in grado di promuovere l’apprendimento motorio, si stimolano infatti i processi di neuroplasticità cerebrale alla base dell’evoluzione della malattia. Con lo sport, con l’arte, si aiutano i pazienti a riacquistare autostima e confidenza nelle proprie possibilità e a ridefinire quali sono i reali limiti che la patologia comporta. L’impressione che si ha – sottolinea  Modugno – è che oltre al correlato di sintomi le persone provino  una certa perdita della comprensione di se stessi, di cosa sono in grado di fare. Una sorta di annullamento che non riguarda solo la persona con la malattia ma anche e soprattutto i familiari. Ad esempio quando portiamo pazienti a svolgere attività sportiva o  artistica vediamo la facilità dei pazienti ad agire e lo sconvolgimento e lo stupore – conclude – delle persone abituate a vivere con loro quando li vedono realizzare performance inaspettate”.

 

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